venerdì, Aprile 19, 2024
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Le antiche origini della festa di Halloween

Le origini di Halloween, rito anglosassone, ma diffuso anche da noi, risalgono alla festa celtica di Samhain. I Celti che vissero 2.000 anni fa nell’area che comprende oggi l’Irlanda, il Regno Unito e la Francia settentrionale celebravano l’inizio dell’anno nuovo il 1° novembre. Questo giorno indicava la fine dell’estate e del raccolto e l’inizio del freddo e buio inverno, un periodo dell’anno spesso associato con la morte.  I Celti credevano che alla vigilia dell’anno nuovo, il confine tra i mondi dei vivi e dei morti svaniva e che i fantasmi ritornassero sulla terra.

Halloween deriva da “All Hallow Even”, termini di inglese arcaico che significano “la vigilia di tutti gli spiriti”. Halloween è quindi la vigilia di Tutti i Santi, il primo dei tre giorni dal 31 ottobre al 2 novembre, periodo in cui riti pagani e festività religiose si intersecano e sono un perfetto esempio di come la superstizione lotta contro la credenza religiosa.

Le antiche tradizioni di Halloween oggi hanno assunto un altro aspetto. I Celti usavano accendere falò e indossare maschere e costumi con teste e pelli d’ animali per spaventare gli spiriti cattivi. Oggi vengono accese candele in lanterne di zucca e si usano travestimenti da streghe e vampiri.  Durante la festività, anticamente i cittadini più poveri imploravano per un po’ di cibo bussando alle porte delle famiglie più ricche che pietosamente donavano loro dolci chiamate “soul cakes”, letteralmente “torte di anime”. Ai giorni nostri sono i bambini che vanno di porta in porta gridando “dolcetto o scherzetto” in cambio di qualche leccornia.

La festa di Halloween, con il trascorrere del tempo, come d’altronde altre ricorrenze, ha finito quindi per perdere il suo valore tradizionale, diventando solo un giorno con aspetti speculativi e commerciali durante il quale diventa importante la corsa all’acquisto e la ricerca solo del mero divertimento.

Giuseppe Sottile

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