giovedì, Aprile 18, 2024
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Donne e mafia: il coraggio nella voce delle donne

Donna d’ enorme coraggio è stata la signora Felicia Bartolotta Impastato.

Madre di Peppino Impastato, difese sempre il figlio dal padre mafioso, ma cercò anche di proteggerlo dalle possibili reazioni dei mafiosi ai suoi articoli. Quando il figlio scriveva contro la mafia sul giornale che aveva fondato con i suoi compagni, Felicia faceva di tutto per evitarne la diffusione, e cercava di dissuadere Peppino dal parlare di mafia o di deridere i mafiosi di Cinisi e Terrasini dalla sua emittente radiofonica ” Radio Aut”. Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato fu ucciso dalla mafia. Felicia non si rassegnò alla morte del figlio e decise di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Felicia disse No, suo figlio non si era suicidato e non progettava alcun attentato. Ed ebbe l’enorme coraggio di puntare il dito all’assassino di suo figlio. Lei era solita dire ” Non voglio vendetta ma giustizia”.  E lottò, insieme al figlio Giovanni, venticinque anni, ma alla fine ottenne giustizia. La determinazione nel lasciare aperta la sua casa, che dopo la sua morte è diventata ” Casa Memoria, ha permesso di far conoscere in Italia e all’estero la triste storia di Peppino.

Felicia è un esempio di donna siciliana che non si chiude nel suo dolore, non si rassegna, ma lotta per la verità e la giustizia.

 

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