martedì, Maggio 21, 2024
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Picciridda – con i piedi nella sabbia

Al teatro Trifiletti di Milazzo, insieme ai miei compagni ho assistito alla proiezione del film “Picciridda- con i piedi nella sabbia”, film del regista Paolo Licata, ispirato all’omonimo libro della scrittrice Catena Fiorello.

Il film è ambientato nella Sicilia degli anni ’60, in un piccolo villaggio di pescatori. La protagonista Lucia, una ragazzina di undici anni, viene affidata dai genitori, costretti ad emigrare in Francia in cerca di fortuna, alla nonna Maria, una donna apparentemente priva di emozioni, anaffettiva e severa, per la quale sarà sempre la sua “picciridda”.

Lucia cresce con la consapevolezza di essere una figlia “della gallina nera”, ma con il passare dei mesi, sarà capace di scoprire affetti e persone a cui volere bene, come la compagna di classe Rita.

La nonna Maria da anni non parla con la sorella ed impedisce alla piccola Lucia di frequentare la famiglia di quest’ultima, senza svelarle il motivo. Lucia deciderà di scoprirlo da sola, ma non sa che il segreto della nonna non è altro che un tentativo di proteggerla.

Oltre le donne, rilevanti sono anche le figure maschili, in particolare lo” zio Saro”, un uomo all’apparenza affettuoso ma che nasconde un terribile segreto e che fa conoscere alla picciridda quanto di più terribile possa accadere.

Infatti, disubbidendo alla nonna, con l’ingenuità e la fiducia che solo una ragazzina può avere, si reca a casa dello zio e qui viene da lui violentata. Stessa sorte aveva subito la povera cugina e, prima di tutte, la nonna. Stavolta però lo zio non rimarrà impunito come accaduto in passato. La nonna, infatti, per l’immenso amore che nutre per la piccola Lucia, lo uccide, restituendo alla picciridda la sua dignità.

Il film si conclude con un salto temporale di trentacinque anni, quando Lucia, ormai donna, si reca al paese natio per cancellare i fantasmi del passato e andare avanti con forza.

Un film interessante, ricco di significato e che riesce a colpire. La fiducia dei bambini, le donne severe ma sagge, la tristezza della zia che non riesce a ribellarsi al marito, la cugina, che si innamora di un uomo sposato e che impazzisce, l’emigrazione passiva. la violenza sono i temi che si susseguono inducendoci a riflettere.

La vita può essere fatta anche di momenti difficili che ci segnano in modo indelebile ma bisogna rialzarsi, attaccarsi alla vita stessa e, soprattutto alle persone care ed andare avanti senza dimenticare quello che è accaduto ma elaborandolo in modo da trarre da esso insegnamento.

Gaetano Raineri 1BCH

Il film, particolarmente interessante, tratta di tematiche attuali quali l’emigrazione passiva ma soprattutto la violenza sui minori e sulle donne.

La storia è ambientata agli inizi degli anni ’60, in Sicilia. Lucia, la protagonista, assisterà alla partenza dei genitori e del fratellino verso la Francia, mentre lei sarà affidata alla nonna paterna, una donna rispettata in paese, dura e poco incline ad esternare i propri sentimenti. La nonna vieta alla picciridda di frequentare la sorella e la sua famiglia senza spiegarle il motivo di tanto odio, che però scoprirà pagando un prezzo altissimo; Lucia, contravvenendo al divieto della nonna, si recherà infatti a casa dei parenti, dove verrà violentata dallo zio Saro, che già in passato si era reso responsabile di tale orrendo crimine nei confronti della propria figlia e della cognata, ovvero la nonna Maria. Lasciata la Sicilia, nascondendo a tutti il suo dramma, Lucia raggiungerà i genitori in Francia dove cercherà di dimenticare. È una storia intrigante, commovente ma anche tragica, che suscita varie emozioni.

Filoramo Davide 2BCh

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