giovedì, Aprile 25, 2024
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Tre arbitri della “Foscolo” alle finali nazionali di “Geometriko”

Arbitri geometriko: fantastica esperienza, anche quest’anno per la scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” al Quarto torneo nazionale di “Geometriko”, il gioco didattico inventato da Leonardo Tortorelli che mira all’apprendimento della geometria in maniera ludica attraverso l’utilizzo di carte. Avendo già superato le finali d’istituto, gli alunni che costituivano la squadra – Samuele Calabrò, Domenico Calabrò, Giorgio Maio, Rita Chiara Scarpaci e Medea Torre e le loro tre insegnanti referenti regionali del gioco Carmen Bisignani, Janita Conti e Grazia Mazzeo – si sono ritrovati tutti a Gallipoli, in Puglia, per dare il meglio e portare alto il nome della scuola. Di certo le soddisfazioni non sono mancate e sicuramente una di queste è stato il brillante superamento dell’esame di arbitro federale per poter, per l’appunto, svolgere questo compito durante le partite di “Geometriko”. Questo è ovviamente un ruolo importante durante le gare e soprattutto utile per acquisire una profonda e dettagliata conoscenza del gioco e delle sue regole.

Tre arbitri della “Foscolo” alle finali nazionali di "Geometriko"

Per poter ottenere il titolo è necessario sostenere un esame scritto della durata di circa 40 minuti e rispondere a diversi quesiti relativi al gioco e alle geometria in generale per un totale di 30 domande a risposte multiple e aperte. Il superamento del test richiede un punteggio minimo di 18 punti e, in base al voto ottenuto, successivamente viene attribuito all’arbitro un livello di ammissione, per cui il ragazzo può svolgere il suo ruolo solo nella categoria della scuola primaria se rientrato nel terzo livello (da 18 punti a 24), oppure sia in quella primaria e secondaria se ammesso al secondo livello (da 25 punti a 29) o addirittura anche in quella delle superiori conquistando il primo livello (punti 30). Essendo il gioco apparentemente facile ma in realtà molto complesso e articolato, esso richiede di sicuro la presenza di più arbitri, in modo da evitare errori per una possibile distrazione o per il dover svolgere, un’unica persona, troppi compiti. Esistono infatti diversi ruoli che un arbitro di “Geometriko” può ricoprire, e questi sono: l’arbitro dei poligoni, delle carte d’attacco e delle flash card, che può fare una singola persona o diverse che si occupano di gestire tutto ciò che riguarda tali carte; il notaio, colui che si occupa di compilare il referto, ovvero il foglio in cui vengono segnate al dettaglio le mosse della partita e dei giocatori; il cronista, che si occupa di scrivere un referto semplificato sul social Telegram, in modo che tutti dall’esterno possano seguire la partita senza farvi parte; il cronometrista, che attiva il cronometro quando richiesto e si occupa che tutto venga svolto nei tempi richiesti; “la fatina della speranza”, che entra in gioco nel momento in cui un giocatore rimane con una sola carta e di conseguenza richiede il “sorteggio della speranza”. Infine vi è il “profarbitro”, l’insegnante, che provvede a confermare l’esattezza delle risposte date al “sorteggio della speranza” e nel caso di “caprone Ugo”, una flash card per la quale è necessario rispondere a un quesito.

Tre arbitri della “Foscolo” alle finali nazionali di "Geometriko"

Proprio per questo motivo, la sera prima del campionato, i tre ragazzi iscritti agli esami, si sono riuniti, insieme ad altri ragazzi di tutta Italia, nella sala dove li aspettava Leonardo Tortorelli per spiegare loro la situazione e consegnare i test. Una volta terminata la prova gli aspiranti sono usciti attendendo il termine della correzione. I risultati sono stati davvero soddisfacenti, in quanto i ragazzi della “Foscolo”- Samuele Calabrò, Rita Chiara Scarpaci e Medea Torre – hanno brillantemente superato l’esame con rispettivamente 25, 26 e 22 risposte esatte su 30, ottenendo perciò il 2° livello per i primi due e il 3° per l’ultima. Durante i giorni successivi i ragazzi hanno anche avuto l’opportunità di arbitrare una volta in un tavolo durante le semifinali nazionali, potendo chiudere la trasferta in Puglia in bellezza anche con questa esperienza, di certo da aggiungere nel bagaglio delle soddisfazioni e delle mete raggiunte e da raggiungere.

Rita Chiara Scarpaci

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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