giovedì, Marzo 28, 2024
Comprensivo Foscolo BarcellonaIstituti della Provincia

Peppa ‘a cannunera, eroina siciliana

Nel periodo risorgimentale anche le donne cominciarono ad avere un ruolo attivo e contribuirono positivamente al raggiungimento dell’Unità d’Italia. Molte furono tra loro le nobili, le borghesi e anche le popolane. Tra queste una eroina è orgogliosamente siciliana e barcellonese in particolare: Giuseppa Bologna Calcagno detta “Peppa ‘a cannunera”, il cui monumento oggi si trova di fronte al Municipio della sua città natale.

Giuseppina nacque infatti in Sicilia, nel paese messinese di Barcellona Pozzo di Gotto, nel 1826, anche se secondo altri nel 1841, cosa poco probabile perchè nel 1860 avrebbe avuto solo 19 anni. Dopo un’infanzia difficile trascorsa nell’orfanotrofio di Catania, da grande Peppa diventò serva di un oste catanese e sembra anche che avesse una relazione con un uomo più giovane di lei, uno stalliere di nome Vanni.

Al di là delle sue vicende personali, la giovane popolana è passata alla storia poiché si trovò coinvolta nei modi rivoluzionari per l’Italia Unita, in particolare nell’insurrezione antiborbonica a Catania del 1860 nel corso della quale Peppa chiuse coraggiosamente il portone del palazzo Tornabene dandogli fuoco con della polvere da sparo.

monumento a Peppa

La donna si era inoltre impadronita di un cannone che i borbonici credevano scarico, ma che invece non lo era. Convinti di ciò, partirono all’attacco e furono fermati da Peppa che, dando fuoco alle polveri, riuscì a salvarsi colpendo l’esercito nemico. Raggiunse poi la sede dei rivoluzionari favorevole alla formazione dell’Italia unita e vi rimase per partecipare ad altre battaglie a Siracusa nel corso dell’impresa garibaldina. Compiuta l’Unità, Peppa ricevette la medaglia d’argento al valor militare e, dopo avere abbandonato per sempre le gonnelle indossando i pantaloni, si crede che prima di morire sia tornata a Barcellona, suo luogo natale, anche se si hanno sue notizie fino al 1876, quando si sarebbe trovata nuovamente a Catania. Anche la Sicilia, insomma, ha avuto le sue donne coraggiose, che hanno contribuito pari agli uomini a fare la storia d’Italia, e Peppa “a cannunera” è stata una di queste.

Vittoria Marretta, Chiara Salvo, Giorgia Cutrupia, Angelica Giunta, Emma Giunta

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.