giovedì, Maggio 2, 2024
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25 grammi di felicità

Durante le vacanze di Natale ho letto il libro “25 Grammi di Felicità” di Massimo Vacchetta e Antonella Tommaselli.

Massimo Vacchetta vive a Novello, in provincia di Cuneo, e da oltre vent’anni esercita la professione di veterinario. Eppure non è soddisfatto della sua vita, gli manca qualcosa che lo arricchisca profondamente e che lo entusiasmi. Nel maggio 2013 Massimo incontra colei che gli farà provare la voglia di rincorrere nuovi sogni e di incontrare nuove persone, Ninna un piccolo riccio di soli 25 grammi che gli viene affidata da Andrea il titolare dell’ambulatorio in cui Massimo lavora. Massimo si prende cura del piccolo riccio con molta attenzione giorno dopo giorno affezionandosi molto a quel buffo animaletto ed è per questo che nel 2014 decide di costruire il centro di recupero ricci “La Ninna” che sarà il primo ospedale e centro di ricerca in Italia dedicato esclusivamente ai ricci in difficoltà.

Il centro ospita attualmente in media più di 300 ricci, molti di questi arrivano al centro a causa dell’uomo poiché vengono investiti dalle auto, feriti da decespugliatori o dai tosaerba oppure ustionati dagli incendi. Numerosi sono gli animali vittime dei cambiamenti climatici; tra questi ci sono anche i ricci che si trovano a vagare di giorno, cosa anomala in quanto sono animali notturni, le cucciolate autunnali dovute al prolungamento della stagione calda non raggiungono il peso per sopravvivere al lungo letargo, e per questo molti sono costretti ad andare in giro in cerca di prede che purtroppo sono difficili da trovare a causa dell’utilizzo massiccio di prodotti chimici in agricoltura, negli orti o nei giardini. Il Centro è nato con lo scopo di salvare questi ricci in difficoltà curandoli e restituendoli poi alla natura poiché sono sempre animali selvatici.

felicità,

Antonella Tomaselli incontra Massimo per caso e subito gli viene voglia di scrivere di lui, del suo mondo di ricci e del Centro la Ninna. Antonella Tomaselli collabora con i settimanali della Mondadori e con un blog animalista, infatti animali e natura sono la sua passione. Si occupa attivamente della sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali e ha scritto numerosi libri su diverse razze canine. Leggendo questo libro sono rimasta colpita dalla quantità di informazioni sui ricci in esso contenute: per esempio, i riccetti quando sono piccoli e hanno bisogno di latte, la scelta migliore è il latte in polvere per cuccioli di cane; oppure un’altra informazione interessante è che quando un riccio assaggia un cibo nuovo, comincia ad avere una salivazione abbondante e questo fenomeno viene detto “autosputo”, il riccio così trasporta e spalma la schiuma sugli aculei con la lingua. I ricci praticano l’autosputo fin da piccoli, proprio durante il periodo dello svezzamento perché provano nuovi sapori. Ho notato inoltre che la storia raccontata in questo libro è scritta nei minimi dettagli riuscendo a trasmettere nel lettore le emozioni che la piccola Ninna e tutti i ricci evocano in Massimo. Consiglio questo libro a tutti coloro che amano gli animali, ma anche a chi non si è mai avvicinato a un animale in modo da vedere come un piccolo animaletto possa cambiarti la vita facendoti vedere il mondo sotto diverse prospettive.

Cardullo Cristina     3°C BS

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