giovedì, Aprile 25, 2024
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SIMONE CRISTICCHI… LA FELICITA’ DEFINITA ANCHE DAL PAPA!

Quando avevo 12 anni mi sono chiuso nella mia stanza a disegnare, mi sono costruito un mondo parallelo nel disegno per descrivere il mio mondo interiore. Per me la felicità è condividere con gli altri, quando sento di comunicare qualcosa agli altri io mi sento felice…”

Dopo il grande successo di Simone Cristicchi a Sanremo con “Abbi cura di me”, una delle canzoni più apprezzate e vincitrice di premi per la migliore interpretazione e composizione musicale, ha avuto luogo ad Avigliana, al teatro Fassino, una delle prime esecuzioni teatrali di «Abbi cura di me», “Esodo”. Si tratta di un monologo, accompagnato da brani e da filmati d’epoca.

La canzone di Cristicchi è stata sostenuta fortemente anche da Luigi Di Maio e dal presidente della Rai Marcello Foa, che l’hanno indicata come loro preferita.

Cantante dal successo trasversale, dai bambini agli anziani, vincitore sei anni fa a Sanremo con «Ti regalerò una rosa»,  Cristicchi racconta in delle interviste di aver fatto molto teatro e di aver scritto durante questo periodo “Abbi cura di me” per lanciare il significato di ciò che vuol dire essere felici, un bisogno che sentono in molti, in un’epoca in cui i più fragili sono calpestati dall’indifferenza e dall’ aggressività.

Dal mondo protetto e materno ci troviamo catapultati in un mondo che ci “prende a schiaffi”, un mondo dove ognuno deve trovare la felicità, a modo suo.

Il poeta-cantante afferma di avere due anime, una più divertente, leggera, ironica e l’altra più riflessiva e poetica. Proprio gli anni di teatro gli hanno dato una serenità interiore, un qualcosa di straordinariamente difficile nel mondo dell’arte, la stabilità, che aiuta ad affrontare serenamente il successo.

Ogni singola parola è stata scelta con precisione e per questo la composizione della canzone gli ha richiesto parecchio tempo ma il risultato è la grande accoglienza che il brano sta avendo nei social e nel pubblico.

Tra i suoi progetti vi è anche il documentario con la regia di Andrea Cocchi «HappyNext» sulla felicità, in cui chiede a svariati personaggi che cos’è per loro la felicità, centinaia di interviste già pronte, sparse per l’Italia, Londra e Parigi, ma si sta attendendo quella più importante, “la ciliegina sulla torta”, l’intervista di Papa Francesco il quale ha accettato di partecipare, così da poter aggiungere il suo pensiero a quello di bambini, poeti, musicisti, e persone comuni…

Un bambino disse che per lui la felicità era dormire, un qualcosa di unico, che ci fa riflettere molto, in quanto la felicità a volte, o quasi sempre sta nelle piccole cose, in quelle che sembrano ormai scontate.

Il bellissimo c’è sempre stato.

Marica Genovese III C BS

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