lunedì, Maggio 6, 2024
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INVERNO DEMOGRAFICO e la speranza di papa Francesco per una “primavera di rinascita”

Nella giornata del 7 febbraio, in occasione della Giornata per la vita, Papa Francesco si è espresso riguardo il cosiddetto “inverno demografico”, l’aumento dell’età media e, quindi, l’invecchiamento della popolazione del nostro Paese.

Il pontefice si è mostrato decisamente preoccupato per il calo significativo delle nascite in Italia, definendo il futuro della nostra nazione in serio pericolo. Questa condizione di declino demografico arreca gravi danni all’economia del paese, secondo l’istituto di statistica infatti il 2019 è stato l’anno peggiore in termini di denatalità per l’Italia in quanto oltre ad essersi registrato il numero di nascite più basso, il ricambio naturale ha avuto un impatto tale che si è assistito a una diminuzione della popolazione di circa 116mila abitanti rispetto al precedente anno.

Le motivazioni che spingono una coppia a non procreare sono di solito di natura economica o dipendono dall’impossibilità di farlo per problemi di salute o di infertilità. Se quest’ultimo fattore può in qualche modo essere arginato tramite l’adozione, per il primo il discorso è più complesso e ampio. La scelta di fare e crescere un figlio non può e non deve essere assolutamente scontata in quanto questo implica uno sforzo, anche a livello economico, che deve essere sopportabile affinché si garantisca la crescita in condizioni sicure del figlio. 

Ad oggi sempre meno coppie sono interessate a intraprendere il ruolo di genitori per via del poco lavoro, dei pochi soldi, della poca sicurezza, dei pochi servizi. Ad aggravare tutto ciò è sicuramente stata la pandemia mondiale che ha colpito l’intera popolazione globale.

Appare pertanto evidente che la situazione disastrosa potrebbe avere effetti gravissimi anche a medio-lungo termine creando un clima di instabilità economica che può influenzare la volontà di fare dei figli da parte delle coppie. Ad oggi le condizioni non sembrano le migliori per potere auspicare un miglioramento imminente della situazione ma, come anche papa Francesco, ha affermato nel suo discorso occorre tenere duro e aspettare pazientemente che le condizioni migliorino permettendo che “fiorisca” una nuova primavera piena di bambini e bambine.

ALESSANDRO BAMBACI VCBS

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