sabato, Maggio 4, 2024
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Una lettura, mille emozioni…

Leggere serve a liberarsi da tutto e da tutti.

Leggere è uno svago, impari molte cose e grazie al protagonista non ti senti mai solo. Quando si legge noi ci immedesimiamo nel protagonista, viviamo le sue stesse avventure, sentiamo la sua felicità, la sua tristezza, la sua rabbia e tutte le altre emozioni che prova.

Ogni anno la mia scuola partecipa alla manifestazione nazionale “#ioleggoperchè”.

Insieme ai compagni della classe 2^E, in occasione dell’evento “Libera il libro”, abbiamo interpretato le marachelle Gian Burrasca attraverso la lettura animata.

Ogni pomeriggio, con la professoressa Andaloro, ci dividevamo in tre gruppi: il gruppo di scrittura, il gruppo di disegno/illustrazioni e il gruppo di video-animazione digitale.

Nel gruppo di scrittura bisognava riscrivere alcune parti del libro al fine di creare dei dialoghi/scenette comiche. Nel gruppo di disegno bisognava cercare degli spunti sullo smartphone o sul tablet per poi rielaborarli personalizzandoli, colorarli ed esporli sui dei cartelloni. Nel gruppo di video-animazione digitale, invece, si dovevano cercare delle immagini, registrare l’audio dei dialoghi realizzati dal gruppo di scrittura, fotografare alcuni disegni e qualche pagina del libro e poi assemblare tutto con le APP specifiche che abbiamo imparato ad usare durante le ore di Media Education.

Abbiamo realizzato anche il video dove cantavamo e ballavamo la canzone “Viva la pappa col pomodoro”, grazie alla collaborazione delle professoresse Siragusa Lucia e Palliano Valeria.

Dopo mesi di lavoro e preparativi finalmente è arrivato il grande giorno della manifestazione: il quattro novembre, grazie alle professoresse Andaloro Giusy e Buono Giulia, abbiamo letto in maniera espressiva e abbiamo animato “Il Giornalino di Gian Burrasca”, un libro parecchio divertente.

Io ho interpretato Gian Burrasca, detto anche Giannino Stoppani; ero vestita in maniera molto buffa, avevo dei calzettoni marroni con dentro dei pantaloncini beige, una camicia gialla, un gilet tutto colorato a quadretti e una coppola. Ero vestita proprio come lui. Mentre leggevo la parte assegnata dalla prof Andaloro mi sentivo come se fossi un’attrice al teatro. Dopo aver recitato, dei miei compagni hanno proiettato alla LIM delle animazioni digitali realizzate da noi stessi e il video del balletto “Viva la pappa col pomodoro”.

E’ stata un’esperienza molto bella e soprattutto divertente.

Il mio libro preferito, che è stato anche quello che mi ha liberata durante il lockdown, è “Viola e il Blu”, di Matteo Bussola. Questo libro oltre ad avere un valore letterario, ha anche un valore affettivo, perché mi è stato regalato dalla mia mamma a Natale.

Con questo libro ho capito che non c’è differenza tra maschio e femmina, se un maschio vuole fare danza e una femmina calcio, possono farlo!

Io, per esempio, giocavo a calcio con i miei cugini. Questa differenza non ci deve essere neanche tra adulti.

Se una donna vuole fare un lavoro “da uomo” e un uomo un lavoro “da donna” possono farlo! Questa differenza non deve esistere!

Eh sì, è proprio vero: leggere apre la mente! W la lettura!

Virginia Crimi Classe 2B Zirilli

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