GIUSEPPE CARONIA, UN MEDICO FRA I “GIUSTI”
Il 27 gennaio, ricorre la “Giornata della Memoria” per non dimenticare le vittime della Shoah che hanno dovuto attraversare un lungo periodo indescrivibile, in cui quasi tutte le strade portavano purtroppo alla morte. Però non tutti scelsero il Male. Molte persone, chiamati “giusti”, hanno salvato tantissime persone che fuggivano dalla persecuzione nazista. I “Giusti” non sono eroi, ma sono delle persone che scelgono il bene aiutando le persone a costo della propria vita. Uno dei Giusti che salvò molte persone fu Giuseppe Caronia, che nacque a San Cipirello in Sicilia nel 1884. Il dottor Caronia era pediatra e primario del reparto malattie infettive a Roma e così, dal luglio del 1943, il suo reparto del Policlinico diventò un rifugio per accogliere e nascondere 89 perseguitati, quaranta dei quali erano ebrei che, con falsi nomi, vennero fatti passare per malati. Gli stessi, quindi, grazie all’aiuto del medico riuscirono a salvarsi dalla deportazione e dalle conseguenti sofferenze o morte che si affrontavano una volta arrivati nei campi di concentramento o, peggio ancora, di sterminio.
L’Istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto ogni 27 gennaio ormai da 10 anni dedica un albero di ulivo a chi ha lasciato un segno nella storia ed è perciò stato riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vasheim di Gerusalemme. E tra tutti coloro che silenziosamente hanno operato per il Bene, quest’anno l’albero è stato dedicato al dottor Giuseppe Caronia, sia per seguire la tradizione di ricordare un Giusto italiano, e in questo caso anche siciliano, sia per ricordare anche i medici che in questi anni difficili di pandemia stanno aiutando milioni di persone senza risparmiarsi.
Asia Giurdanella
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G
