lunedì, Maggio 19, 2025
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VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI

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In estate ho letto il libro “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne e con questa recensione vorrei invitare tutti a leggerlo, perché è davvero molto bello. Il romanzo racconta di come l’anno 1866 fosse caratterizzato da eventi misteriosi, in quanto le navi avvistavano qualcosa di enorme sott’acqua molto grande e veloce nessuno riusciva a capire cosa fosse a causare numerosi naufragi, si arrivo a pensare che fosse un enorme mostro.

Un professore naturalista Aronnax di Parigi, leggendo sui giornali questi fenomeni fu molto incuriosito. Cosi gli americani pensarono di preparare una spedizione sulla fregata “Abraham Lincoln” incaricata di liberare definitivamente i mari dal mostro. Fu invitato a prendere parte alla spedizione anche il professor Aronnax. Il professore portò con sé il suo badante Conseil, che era bravissimo nella classificazione degli animali.

La nave era attrezzata per uccidere il grande mostro, ed avevano anche arruolato il più grande fiociniere, Ned Land. All’inizio il viaggio sembrava monotono, ma finalmente s’imbatterono in quello che doveva essere il grande mostro ma invece scoprirono che non era altro che un grosso sommergibile. In seguito alla colluttazione, la nave Abraham Lincoln affondò, riuscirono a salvarsi il Professore, Conseil e Ned, che furono accolti nel sommergibile. Dal colloquio che ebbero col Capitano del sommergibile, Nemo, capirono che lui non li avrebbe più fatti uscire da lì, spiegandogli quanto l’oceano può offrire di più rispetto alla terraferma.

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Durante il loro soggiorno nel sommergibile, chiamato Nautilus, fecero grandi scoperte, videro animali marini mai conosciuti, ma le cose più sorprendenti furono le avventure che fecero nei fondali marini, dove poterono ammirare enormi conchiglie, calamari giganti, pesce cani enormi, ecc.

I giorni passavano e nei cuori del Professore, di Ned e di Conseil cresceva sempre più la voglia di toccare terra. Cercarono più volte di fuggire, ma non vi riuscirono.

Un giorno, durante il viaggio, il sommergibile fu attaccato da una nave, che il capitano Nemo riuscì ad affondare, quindi essendo lui impegnato nella lotta, il Professore e i suoi amici finalmente riuscirono a fuggire. Durante la fuga, furono travolti da un vortice sottomarino: il Mäelstrom, che li sbalzò su un’isola dell’arcipelago di Lofoten, vicino alle coste della Norvegia.

Furono accolti e salvati dalla gente del posto, aspettando un battello che li portasse nel loro paese. In quei giorni di attesa il professore si chiedeva cosa fosse accaduto al Nautilus e sperava che si fosse salvato e che l’odio nel cuore del Capitano Nemo si fosse placato. Pensava inoltre, che lui insieme al capitano Nemo erano gli unici a conoscere le vere profondità dell’abisso.

Questo libro mi è piaciuto molto (i libri di avventura sono il mio genere preferito), non solo perché ricco di colpi di scena ma anche perché ho potuto imparare molti segreti dei fondali marini. Il personaggio che più mi ha affascinato è stato il Capitano Nemo, perché era misterioso, forte, sicuro di sé e molto tenace.

CAMBRIA ALESSANDRO

CLASSE 2ªD

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