venerdì, Aprile 26, 2024
Scienza

VACANZE AL MARE: ABBRONZIAMOCI IN SICUREZZA

La nostra Sicilia, collocata al centro del mar Mediterraneo, è la meta preferita da turisti italiani e stranieri. Frequentano le nostre spiagge per rinfrescarsi nelle acque del nostro mare e prendere la tintarella che ,sicuramente in latitudini più settentrionali, non è possibile avere così come qui in Sicilia, senza ricorrere alla lampada UV.

Avere un’abbronzatura da invidia è importante per molte persone, soprattutto tra le signore che, passata la stagione estiva e tornando nei luoghi di abituale dimora, sfoggeranno con le amiche e le colleghe di lavoro.

È molto importante esporsi al sole, bastano infatti solo dieci minuti  per permettere al nostro organismo di produrre la vitamina D necessaria al suo corretto funzionamento.

Nel momento in cui i raggi solari colpiscono la nostra pelle, il nostro corpo inizia a sintetizzarla.  Quella che ricaviamo dall’esposizione alla luce solare è trasformata dal nostro corpo in una forma  superattiva utile nella prevenzione di molte malattie come il cancro, l’osteoporosi e patologie autoimmuni.

In un organismo sano la vitamina D, assunta con gli alimenti e quella prodotta con l’esposizione al sole, è accumulata dal nostro organismo che la utilizza anche durante il periodo invernale. L’esposizione al sole, se non fatta con i dovuti accorgimenti, oltre alla tintarella, può provocare delle scottature più o meno gravi, che danno molto fastidio alla nostra pelle.

I raggi ultravioletti (UV), presenti nella luce solare, innescano la produzione di melanina nelle cellule dell’epidermide e la pelle assume il caratteristico colore dell’abbronzatura.

La melanina protegge la pelle dagli effetti antiestetici e nocivi dovuti ai raggi UV. Questi possono far comparire eritemi, rughe, lentiggini e, in casi più gravi, tumori della pelle. I soggetti che hanno un’epidermide chiara sono maggiormente esposti all’azione dei raggi UV rispetto a chi ha la carnagione scura.

È buona prassi, prima di esporsi al sole, proteggere la pelle con filtri opachi ai raggi UV. Tale protezione va usata, anche se il cielo è nuvoloso, perché le radiazioni UVA riescono ad attraversare le nuvole.

In commercio esistono molti prodotti solari  e la scelta va fatta in funzione delle esigenze di ciascuna persona. Bisogna valutare il valore del fattore di protezione solare (SPF – solar protection factor) che è stampato su ogni confezione ed ha dei limiti compresi tra 6 e 50+.

Il valore SPF è calcolato riguardo al tempo necessario affinché la pelle si scotti ma la scelta deve considerare altri fattori : la posizione geografica della spiaggia rispetto all’equatore terrestre ,  l’orario nel quale ci si esporrà e il tempo di permanenza.

Per avere una corretta informazione sarebbe utile il consiglio di un dermatologo.

Che cosa sono le protezioni solari? Che tipo di composti contengono questi flaconi e come agiscono per proteggerci?  Sono delle lozioni cremose che contengono dei filtri di tipo chimico o di tipo fisico. I filtri di tipo chimico sono costituiti da salicilati, cinnamati o altri composti aromatici ottenuti per via sintetica. La loro struttura è formata da un anello aromatico e da due gruppi funzionali in grado di fungere da donatori e da accettori di elettroni. Assorbono le radiazioni UV a corta lunghezza d’onda, maggiormente energetiche, trasformandole in radiazioni a lunghezza d’onda maggiore, meno energetiche.

L’energia assorbita dal filtro è quella necessaria per causare l’eccitazione fotochimica a un livello  maggiore rispetto a quello iniziale. Il ritorno allo stato di energia iniziale provoca l’emissione di radiazioni a lunghezza d’onda maggiore, meno energetiche e non dannose per la pelle.

I filtri solari di tipo fisico sono costituiti da sostanze inorganiche bianche che riflettono i raggi UV e seguono un apposito regolamento dei prodotti cosmetici. Questo ammette 28 sostanze, 27 di tipo chimico e una di tipo fisico. L’unico filtro fisico è il biossido di titanio, la cui concentrazione massima autorizzata è del 25%.

Un filtro solare ideale deve avere i seguenti requisiti: massimo assorbimento della radiazione UVA e UVB, efficacia a basso dosaggio,deve essere stabile e foto stabile, sostantivo sulla cute, solubile in acqua e nei veicoli oleosi, compatibile con gli altri composti della formulazione, deve avere buon profilo tossicologico ossia inodore, incolore, insapore, resistente all’acqua, non assorbito dalla cute.

È molto importante utilizzare delle protezioni solari ad ampio spettro che proteggano anche dalle radiazioni UVA, più difficili da schermare. L’applicazione del prodotto va ripetuta se l’esposizione al sole è prolungata o se si fa il bagno.

Dopo aver dato queste informazioni, non mi resta altro che augurare a tutti i nostri lettori una serena estate e un’abbronzatura da invidia, ottenuta in sicurezza grazie all’aiuto della chimica.

Rosario Saccà

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