venerdì, Maggio 3, 2024
Cultura

LA CITTÀ MURATA DI MILAZZO

Giovedì 30 marzo nell‘aula magna dell’ITT Ettore Majorana di Milazzo, è stata presentata la manifestazione organizzata da Italia Nostra dal titolo “La città murata: non un vuoto da riempire, ma un pieno che va custodito e valorizzato”. Il dirigente scolastico Stello Vadalà, salutando gli ospiti davanti alle classi, ha affermato che Italia Nostra e un’associazione che da sempre lavora per la protezione e la conoscenza territorio. Di seguito, la professoressa Rossella Scaffidi, referente per la scuola, ha brevemente introdotto i relatori: Maria Rosa Mancuso in rappresentanza del settore educazione di Italia Nostra a Milazzo e l’architetto Cono Terranova, esperto di fortificazioni.

Come ha riferito Maria Rosa Mancuso, la Città Murata di Milazzo è un vero e proprio insediamento che un tempo stava dentro le mura del Castello, anzi per usare le sue parole “era una città col castello dentro”. Di essa restano ora solo le fondamenta nascoste nel terreno, che potrebbero essere riportate alla luce in un progetto generale di recupero. Milazzo, infatti, grazie al suo Castello, posto in punto strategico di difesa del territorio, è unica in Europa e si ha la convinzione che una parte di esso si debba ancora scoprire e correttamente valorizzare.

L’architetto Terranova ha parlato in modo più approfondito di come si è evoluta la Città Murata, dalla parte più antica costruita dal Conte Ruggero d’Altavilla, a quella aggiunta da Federico II di Svevia e, in seguito dagli Aragonesi. Ha accennato, inoltre, al rapporto tra i vari castelli del territorio della Piana, anche diversi tra loro, come per esempio quelli di Rometta, Baùso, Montalbano e Spadafora. L’architetto ha spiegato che tutta la parte tra il Duomo e il Monastero delle Benedettine, al momento assolutamente vuota, un tempo era tutta costruita e abitata da almeno 1500 abitanti (circa 300 gruppi familiari). In una planimetria del 1755, la cosiddetta Carta di Napoli (trovata all’Archivio di Stato di Napoli), si può vedere la città in parte in piedi dentro i suoi confini. L’abbandono fu dovuto soprattutto al cambiamento delle armi di difesa. Poco a poco la funzione civile della città venne meno; tutta l’area fu occupata militarmente e anche la stessa città sparì, tranne il Duomo che divenne un elemento dominante. La splendida architettura non svolse però solo funzioni religiose perché al suo interno si tenevano anche le assemblee dei cittadini.

A conclusione degli interventi ha parlato il presidente della sezione milazzese di Italia Nostra, Guglielmo Maneri che ha spronato i ragazzi alla conoscenza del territorio in funzione anche della sua valorizzazione turistica. Subito dopo i relatori hanno spiegato alla redazione del giornale i temi del progetto di Italia Nostra per la Città Murata, in linea con i principi dell’associazione. In particolare sono stati proposti: la possibile individuazione delle cisterne che la rifornivano d’acqua; l’utilizzo pedonale della cosiddetta Porta dell’Isola, verso il Capo, già aperta una volta ma solo simbolicamente; la cancellazione del progetto per un nuovo teatro dentro i confini; lo smontaggio del teatro esistente vicino al Duomo; il recupero della valenza storica della chiesa di S. Maria e della Fonderia con la trasformazione in auditorium e il ripristino dei percorsi tra le Mura Spagnole e il Mastio.  Il progetto parte dall’idea di un museo diffuso sul territorio e posto all’aperto.

La manifestazion, che si svolgerà sabato 1 aprile dentro la Città Murata prevede: alle 9.30 una Caccia al Tesoro “Alla scoperta dei luoghi meno noti” a cura degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Renato Guttuso” e dell’Associazione di Cultura Fotografica “Io ti invito”. Alle 9.30 e alle 10.30 ci saranno due visite guidate per studenti a cura dell’Associazione Guide Turistiche di Messina. Pomeriggio, alle 15.00, ci sarà una “Camminata sui percorsi storici della Città Murata, a cura di ASD Ama camminare in sintonia Milazzo e alle 16.30 un convegno sempre sul tema. Infine alle 19.30 chiuderà la manifestazione un “Concerto per la Città Murata”.

 

Angela Cattafi 1C IT

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