giovedì, Maggio 16, 2024
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Le riflessioni degli alunni del Majorana nel “Giorno della memoria”

Stare insieme per non dimenticare ……con consapevolezza!

Se è successo, vuol dire che può succedere di nuovo” – Primo Levi-.

Conoscere la storia di coloro che hanno vissuto l’Olocausto ci permetterà di non ricadere negli stessi errori, sfruttando la voce di chi ha avuto coraggio di raccontare ciò che ha vissuto in quegli anni di paura e di terribili sofferenze.

 Dalle macerie degli edifici alle scarpette dei più piccoli, dalle pentole agli occhiali: tutti oggetti testimoni di quello che è accaduto.

Tuttavia, al giorno d’oggi il passato non viene ricordato, “l’indifferenza” continua a vivere nella società. Noi abbiamo il compito di ricordare ciò che è successo.

PER NON DIMENTICARE.

CLASSE: 2E CH

“Umano…cosa vuol dire umano e umanità? Umano è colui che passando vicino a un barbone gli dà degli spiccioli? Oppure è chi dice parole ispirate d’ amore e pace esclusivamente per farsi votare? O ancora, è quello che in una situazione che non lo coinvolge direttamente, che non ha motivo di intervenire cambiando così il corso degli eventi, interviene anche per salvare un bambino?

La risposta sembra così ovvia…”. Con questa riflessione di un nostro compagno, vogliamo dire che tutti sanno cosa voglia dire essere “umano”, ma in passato si è combattuta una guerra violenta poiché un gruppo di persone si è considerato superiore rispetto ad altri gruppi di persone, dando origine così alla Shoah. Ed è per questo che dobbiamo sempre ricordarci il passato, per prevenire eventi tragici come lo sterminio degli ebrei.

CLASSE: 4B TL

Il docufilm di Alberto Angela, “Viaggio senza ritorno” ci ha indotto a riflettere su quelle che sono state e sono tutt’oggi le atrocità della guerra. La Shoah, follia e atrocità collettiva, è un capitolo doloroso della storia che continua a toccare in profondità il nostro animo.

Il giorno della memoria è stato istituito non solo per ricordare gli orrori che si compirono nei lager ma per evitare che tali errori si ripetano. Ricordare la Shoah ci aiuta a preservare la memoria delle vittime e ad onorare il loro sacrificio. Le immagini delle condizioni dei sopravvissuti, così come i maltrattamenti subiti, continuano a scuotere le nostre coscienze. Le testimonianze rappresentano un richiamo alla nostra responsabilità collettiva per non dimenticare. Noi giovanissimi siamo chiamati a essere custodi della memoria, a imparare dalle atrocità passate e a lavorare per un mondo in cui la compassione e la giustizia sono i pilastri su cui costruire il nostro futuro.

CLASSE: 2D CH

In silenzio

In silenzio perché il rumore ha reso sorde le orecchie, perché il tremore non ha mai conosciuto calore, perché l’odio non nasconde cosa più sincera di paura e fragilità!

In silenzio perché la forza non è dimostrazione di supremazia e potere, quanto in verità appartiene a coloro che la sfruttano per sopravvivere.

In silenzio affinché sia favorita la riflessione, affinché venga forgiato e impresso nei nostri cuori la sofferenza patita da queste anime guerrieri.

In silenzio perché numerose dita col desiderio di sfiorarsi non si sono mai toccate.

Perché imploranti mani conoscono solo sforzo con nulla guadagno

 Silenzio, Serve solo silenzio

Classe: 3E BS

Durante la visione del docufilm di Alberto Angela, “Viaggio senza ritorno” siamo rimasti colpiti dalle immagini che ci hanno trasmesso l’atrocità senza confini compiuta nei confronti degli ebrei e non solo. La sensibilità riguardante l’argomento da parte di Liliana Segre, Sami Modiano e altri sopravvissuti alla tragedia, ci hanno fatto comprendere a pieno il dolore che si provava per la speranza di trovare libertà, molto vana. È molto importante sensibilizzare tutte le coscienze su questa terribile pagina della nostra storia per evitare che in futuro si verifichino ancora atrocità simili in cui è stata annientata la dignità di essere umani e la libertà di donne, bambini, anziani, uomini, omosessuali e disabili.

CLASSE: 3A BS

Aria gelida, aria che sa di morte, condizioni di vita precarie, nessuno spiraglio di luce. L’idea di sopravvivenza veniva spiazzata dal terrore, dalle urla dei nazisti. Milioni di persone deportate: uomini, donne, anziani, bambini, adolescenti della nostra età….

Riflettiamo sulla fortuna che abbiamo avuto nel nascere in un contesto di pace; pensiamo e immedesimiamoci in tutti coloro che hanno vissuto in quella terribile realtà.

CLASSE: 5ABS/5ABA

MEMORIA,
Disegno di: Serena Pagliaro IV CBS

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