domenica, Maggio 5, 2024
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MASCHERA

Lui non aveva un volto. Non aveva idea di chi fosse. Aveva provato a trovarsi così tante volte che alla fine aveva accettato la sua natura: una maschera. Una maschera messa dapprima per proteggersi e che alla fine era diventata la sua identità.

Girava il mondo sperando di trovare qualcuno che gli insegnasse a toglierla. Ma alla fine ci rinunciò: pensava che non c’era nessuno come lui e questo voleva dire che l’errore era lui.

Continuò a indossare questa maschera, che pian piano si rafforzava e sempre di più rubava il suo cuore, che ormai era interamente coperto da una corazza impenetrabile.

MASCHERA,

La verità era che in fondo lui della sua maschera ne aveva bisogno, perché aveva paura che il mondo non lo avrebbe mai accettato senza la maschera. Con la sua recita riusciva a mimetizzarsi tra tutte le vite che lo circondavano, che sicuramente non sospettavano la sua condizione.

Ma un giorno un evento gli fece cambiare totalmente il modo di vedere le cose.

Era una mattina soleggiata. La Maschera passava per una stradina poco affollata. C’era un uomo che camminava a testa bassa, talmente assorto nei suoi pensieri che sembrava fosse finito sulla Terra per sbaglio. Perso nel suo mondo, non si accorse del momento in cui letteralmente gli cadde il volto. Un volto completamente diverso si mostrò sotto, più spensierato, più vero.

E fu lì che capì. Capì che in fondo siamo tutti maschere, pur di non far vedere ciò che siamo, pur di non far vedere le nostre debolezze. 

Per non far vedere agli altri ciò che non ci piace, siamo disposti a essere ciò che non siamo.

È questa l’inesorabile disgrazia dell’uomo.

Ognuno, dal momento in cui viene al mondo a quando lo abbandona, ha un volto, un’etichetta, un ruolo in quella che è la società a cui appartiene.

Che gli si addica o no, ognuno di noi ha una maschera, qualcosa che si è creata da sola, indipendentemente dalla nostra volontà. Qual è la vera bravura? Riuscire a tenerla senza farla cadere.

Adele Arcoraci, classe 3 A Scuola Secondaria di I grado “Verga”

I.C. “Capuana”- Barcellona P.G.

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