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Visita alla mostra di arte sacra “Per crucem ad lucem” presso il Convento della Chiesa di Sant’Antonio da Padova

Mercoledì 30 marzo 2022 alcune classi della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno avuto l’opportunità di recarsi presso il vicino Convento della Chiesa di Sant’Antonio da Padova per visitare le due mostre inaugurate di recente e attualmente in corso. La visita si è svolta in tre parti e nella prima il professore Mario Barresi ha fatto accomodare gli alunni in chiesa e ha spiegato loro che quest’anno sono esattamente 400 anni da quando il convento esiste. Già prima che Barcellona diventasse una città autonoma, quindi, questa piccola chiesetta esisteva e ci vivevano proprio i frati minori, o francescani. Poi ha raccontato in breve la vita di Sant’Antonio da Padova, che è rinominato così solo perché i padovani l’hanno preso come esempio, ma non perché nasce lì. Infatti Sant’Antonio nasce in Portogallo, precisamente a Lisbona, e passa soltanto l’ultimo periodo della sua vita a Padova. Successivamente il professor Barresi ha raccontato di come venivano costruite le chiese una volta e che seppellivano i morti sotto le stesse in delle cripte. Il secondo momento dell’incontro/mostra si è svolto in una stanzetta che al momento della sua creazione era la chiesa del Convento ma poi, man mano che i frati e le persone che pregavano aumentavano, fu insufficiente e si dovettero costruire una chiesa più grande e dormitori più grandi. In questa esposizione, guidata sempre dal professor Barresi, c’erano delle antiche brocche che le ragazze portavano in testa dal pozzo al Convento e altri oggetti in ceramica, tutti decorati con bei particolari. E, appesi a dei manichini, alcuni vestiti lunghi, fatti con la seta realizzata grazie al baco da seta. Il professor Barresi, al riguardo, ha infatti raccontato ai ragazzi che erano stati trovati molti vestiti fatti con la seta perché, tanto tempo fa, venivano piantati i gelsi e le foglie di queste piante facevano da calamita ai bachi.

La terza e ultima parte della mostra si è svolta, infine, nella sala più grande del Convento, in cui erano esposti i modellini in miniatura delle “varette”, un’antica tradizione barcellonese che vede sfilare in doppia processione il venerdì Santo grandi carri addobbati di fiori raffi guardanti momenti della Passione – a partire dall’Ultima Cena fino al “Cristo morto in urna” e infine alla “Madonna Addolorata” – accompagnati dal “Passio” cantato, la “Vexilla Regis”, accompagnati dai fedeli per le strade di Barcellona e di Pozzo di Gotto.

Dopo tanti mesi di pandemia in cui le processioni della tradizione religiosa sono state sospese, è stato quindi molto interessante per gli alunni in visita ammirare tanti preziosi oggetti sacri del passato e ricordare, al tempo stesso, un momento molto importante del periodo pasquale della città che si spera si possa vivere nuovamente al più presto come segno del ritorno alla normalità.

Karen Torre

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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