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La “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”

Il 20 novembre ricorre ogni anno la “Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, nella data che ricorda l’approvazione della “Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È una data al tempo stesso di commemorazione e di riflessione poiché tutti concordano sul fatto che i bambini e i ragazzi hanno dei diritti, ma ciò che ad oggi ci sembra normale e legittimo è il risultato di un lunghissimo percorso. Per molti anni, infatti, i bambini e i ragazzi non hanno avuto alcun diritto, anzi sono stati reputati come oggetti e usati a completa disposizione dagli adulti, che potevano farne ciò che desideravano. Fortunatamente, nel corso del Novecento, qualcosa iniziò a muoversi.

La Società delle Nazioni approvò un documento a difesa dei bambini nel 1924, e l’ONU fece lo stesso nel 1956. Successivamente, la consapevolezza che i minorenni hanno dei diritti si rafforzò, spronando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad approvare, il 20 novembre 1989, la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Tutti i paesi del mondo l’hanno ammessa e accolta tra le proprie leggi , con l’eccezione degli Stati Uniti, e anche l’Italia l’ha approvata nel 1991, con la Legge 27 maggio 1991 n. 176.

La “Convenzione” è composta da 54 articoli e include i principi che i governi si obbligano a rispettare, per concedere ai bambini e adolescenti una vita serena e la facoltà di crescere in pace, incrementando appieno le proprie capacità.

La “Convenzione sui diritti”, mette in chiaro quattro principi fondamentali: garantire i diritti dei bambini e dei ragazzi, senza distinzioni etniche; l’interesse del bambino e dell’adolescente vengono prima di ogni legge, iniziativa pubblica o provvedimenti, e devono avere la priorità ; il terzo principio fondamentale è il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino; l’ultimo principio consiste nell’ascoltare le opinioni del minore e prenderle in considerazione.

Purtroppo il percorso per l’applicazione totale della Convenzione è ancora lungo, non solo in tutto il pianeta ma anche in Italia, soprattutto per i bambini stranieri, spesso vittime di discriminazione, violenze e sfruttamento.

“Quasi un milione di minorenni di origine straniera oggi vive in Italia. Oltre la metà di questi minorenni sono nati nel nostro Paese” ha precisato il Presidente dell’UNICEF. Con questo discorso è stata quindi richiamata l’attenzione sulla necessità che l’uguaglianza dei diritti di tutti i minori venga garantita anche vicino a noi, che spesso li diamo per scontati.

TUTTI I BAMBINI HANNO UGUALI DIRITTI. QUINDI LASCIATE CHE I BAMBINI SIANO FELICI A MODO LORO, CON I LORO DIRITTI E I LORO DESIDERI.

Paola Governali Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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