venerdì, Maggio 17, 2024
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I diritti dell’infanzia ancora in pericolo nel mondo

Oggi per una parte del mondo i diritti dei bambini sono essenziali e ufficialmente tutelati. Ma anni fa non era così per la gran parte della popolazione, soprattutto quella più povera, e non si aveva cognizione dell’importanza di mandare i figli a scuola, di fargli godere la propria infanzia con il gioco, lo studio, l’affetto e la soddisfazione dei bisogni primari.

Cambiò qualcosa quando i diritti dei minori vennero considerati necessari per portare avanti la civiltà, perché tutti sanno che il male dell’umano non ha mai una fine. Stabiliti nel 1924 i diritti dei minori quando fu approvato un documento a difesa dei bambini dalla “Società delle Nazioni”, in seguito l’Assemblea generale dell’ONU ha proseguito su questa strada ma solo nel 1989 vide la luce la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” che rafforzò ancora di più la necessità di distinguere i diritti dei minori dai Diritti Umani patrimonio di tutti gli uomini in generale. Ora i bambini hanno riconosciuti, almeno sulla carta, il minimo di diritti che devono avere. Tuttavia la Convenzione non è ancora tutelata in molti Stati e purtroppo tanti bambini ancora sono vittime di sfruttamenti come nel lavoro minorile, quando i minori sono obbligati ha lavorare a compiti faticosi che di certo non dovrebbero fare loro, come lavoro in miniera, tessitura di tappeti o anche produzioni di palloni da calcio o addirittura le scarpe che indossi in questo momento, oggetti che potrebbero essere state fatte da menti innocenti obbligate con la forza.

Senza contare che molte volte per guadagnare di più non si dà loro nemmeno una ricompensa minima per il duro lavoro. Tra le violazioni dei diritti dei minori vi è poi, purtroppo, anche il loro sfruttamento sessuale, cioè la prostituzione di bambini in cambio di soldi, oppure si assiste in alcuni paesi e culture al fenomeno delle spose bambine, ragazze o ragazzi minorenni venduti, anche dalla propria famiglia, a persone sconosciute grandi d’età per sposarcisi o per fare abusare del loro corpo.

Per finire queste ingiustizie, noi però possiamo aiutare. Esistono infatti molte fondazioni come SaveTheChildren o l’Unicef, che si occupano proprio di salvare il futuro dei bambini e delle loro famiglie, aiutandoli economicamente e dando loro i beni primari necessari. Perché solo se nessun bambino soffrirà più il mondo potrà sperare di essere migliore.

Giorgia Munafò e Rachele Raimondo

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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