lunedì, Aprile 29, 2024
Eventi e Spettacoli

Di cosa siamo Capaci

Ricordando Capaci e Via d’ Amelio, perché l’agire e ricordare è l’ unico impegno attivo…IN RICORDO DI VITTIME DELLE MAFIE

Il 23 maggio, giornata riconosciuta a livello nazionale, è un momento di impegno e ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Giornata in cui associazioni civili e scuole partecipano e collaborano ormai da anni per combattere la mafia, questo grande “crimine contro l’umanità” e formare cittadini consapevoli, rispettosi dei diritti fondamentali e della convivenza civile, insomma, un’ educazione alla legalità indispensabile per restituire centralità al tema della lotta alle mafie, per promuovere la cultura della giustizia e della legalità.

Uno slogan che vorrei ricordare in occasione di questa giornata è quello coniato qualche anno fa dall’ associazione Libera, una frase che racchiude molteplici significati…A ricordare e riveder le stelle ” … Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa ed essere “nuovamente” ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani”.

Il ruolo simbolico di “Riveder le stelle”, l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri… “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Il desiderio di “riveder le stelle” e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare e avvertire la mancanza di stelle, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.

Le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica del nostro operare ed esempi da seguire. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione, abbiamo la necessità di portare avanti le nostre battaglie, per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono le nostre comunità oggi. Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l’impegno nel presente per rigenerare i nostri territori. Questo, non soltanto è un inno alla vita, uno sguardo verso un nuovo orizzonte, un’occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

29 anni dopo, Capaci… il 23 maggio di ogni anno, in occasione della ricorrenza dell’attentato mafioso costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, la fondazione Falcone e molte altre istituzioni organizzano un evento che abbraccia tutte le principali città d’Italia e che ha il suo cuore a Palermo.

Negli anni questo percorso si è arricchito di collaborazioni importanti. Il titolo scelto per la giornata 2021, è: “Di cosa siamo Capaci”. Una frase semplice, volta a valorizzare storie positive, esempi di coraggio e altruismo in momenti bui del Paese, testimonianze di resilienza non necessariamente collegate alle mafie. “Vogliamo insomma narrare di cosa siamo Capaci come cittadini, come singoli individui, come comunità.” La mattina del 23 maggio le delegazioni delle scuole di Palermo e di tutta la Sicilia, composte da centinaia di studentesse e studenti, attendono al Porto l’arrivo della Nave per accogliere le ragazze e i ragazzi provenienti dal resto d’Italia. Questo momento d’incontro ha sempre segnato l’inizio delle celebrazioni, e anche per questa edizione, in un clima estremamente diverso che ci porta a essere distanti ma sempre uniti nel ricordo, dalla banchina del porto di Palermo comincerà la giornata. Là dove attracca la Nave della Legalità, infatti, un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita di Palermo si esibirà alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, eseguendo l’inno d’Italia e dando il simbolico avvio alle celebrazioni.

Sotto l’Albero Falcone si terrà il momento conclusivo delle celebrazioni. Anche questo appuntamento si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid, quindi nell’assoluto divieto di assembramenti, perché nonostante tutto, non bisogna mai perdere il ricordo, la memoria,  #PalermoChiamaItalia

Marica Genovese V C BS

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