Il vincitore di X Factor 2017 Lorenzo Licitra risponde alle nostre domande.

Quando la professoressa ci ha detto di questa opportunità siamo stati felicissimi. Intervistare Lorenzo Licitra il cantante ragusano che ha iniziato a percorrere la strada del canto lirico a 16 anni, unendo il canto lirico al pop, rendendo il suo stile unico, per noi è stato un onore.

Una volta arrivato ai live di X Factor accanto alla regina del talent Mara Maionchi abbiamo visto un Lorenzo prono a tutto, anche ad avvicinarsi a stili più consoni all’epoca, pronto a cimentarsi col repertorio italiano.

La sua vittoria lo ha ricompensato del suo coraggio di percorrere una strada difficile.Col suo singolo  “In the Name of Love” è stato in classifica per molte settimane e si è fatto conoscere al grande pubblico. Lo abbiamo intervistato e lui ci ha risposto con affetto, augurandoci un buon anno scolastico.

 

A che età è iniziata la tua passione per il canto?

Credo che la passione per la musica in generale sia nata con me. Ero davvero piccolo quando per gioco improvvisavo spettacoli musicali in giardino e qualsiasi cosa era un microfono con cui esibirsi. I miei genitori mi raccontano di veri e propri spettacoli che organizzavo già all’età di 4 anni e con un pubblico che se non applaudiva rovinava il gioco.

 

Quando hai iniziato la tua avventura a X Factor avresti mai pensato di essere tra i vincitori?

X Factor è stata l’esperienza più forte fatta in vita mia. Quando la vivi da protagonista non immagini che possa essere proprio tu quello che arriverà fino alla fine tra le migliaia di persone che ogni anno provano. È stata un’ambizione a cui ambivo, ma di sicuro nel corso del programma l’obiettivo era fare le cose bene.

 

Eri amico di altri concorrenti o avevate rivalità tra di voi ?

Assolutamente si. Sono molto amico con tutti, si è creato un grande clima di famiglia e convivendo insieme per quasi 2 mesi ho conosciuto persone meravigliose con cui ancora oggi mi sento.

 

Tu unisci il pop alla lirica, trovi che il pubblico sia preparato a questo ?

Credo che ancora questo genere va fatto conoscere meglio al grande pubblico. Ci sono davvero pochi cantanti che cantano in questo modo, soprattutto in Italia ed è proprio l’obiettivo del mio prossimo lavoro discografico; aprire un nuovo capitolo musicale capace di riportare la bella musica al centro del focus discografico.

 

Qual è il brano a cui sei maggiormente affezionato ?

È una delle domande a cui non so rispondere maggiormente. Ce ne sono davvero tanti e legarmi esclusivamente ad una sarebbe riduttivo. Diciamo che mi affeziono molto alla musica che emoziona davvero il cuore.

 

Sei protagonista di un film di bambini, come è stato cimentarsi in una esperienza del tutto nuova ?

Mi ha sempre affascinato il mondo delle grandi voci del doppiaggio. L’idea che potessi prestare la mia voce ad un personaggio di un cartoon che avrei visto poi sul grande schermo mi ha gasato tantissimo. Amo giocare con la mia voce e così è stato. Il film è molto adatto

ai ragazzi, ma anche ai grandi perché insegna che quanto ti trovi nei momenti meno belli proprio lì devi tirare fuori la forza e la carica per affrontare le cose al meglio.

 

Giovanni Vento

Gabriele Irrera

Classe II B – scuola secondaria Garibaldi