domenica, Maggio 5, 2024
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LA NAVE SCUOLA AMERIGO VESPUCCI

L’Amerigo Vespucci è un veliero della Marina Militare Italiana e rappresenta l’unità più anziana in servizio.

È stato progettato nel 1930 dall’Ingegnere Francesco Rotundi (nonché tenente colonnello del Genio navale e direttore dei cantieri di Castellammare di Stabia), e varato il 22 febbraio del 1931 nella stessa Castellammare di Stabia.

Partì il 2 luglio dello stesso anno con destinazione Genova, dove ricevette la bandiera di combattimento, il 15 ottobre 1931, nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati Marmorito.

IL suo compito fu quello di affiancare il Cristoforo Colombo (suo gemello) nell’ attività di addestramento, e venne infatti inquadrato nella Divisione Navi Scuola insieme alla Colombo e ad un’altra nave più piccola, facendo alcuni viaggi nel Mediterraneo e nell’ Atlantico a scopo addestrativo.

Al termine della seconda guerra mondiale la Cristoforo Colombo ed altre unità furono cedute all’URSS come risarcimento dei danni di guerra.

Per questo motivo l’Amerigo Vespucci rimase per ben sei anni l’unica Nave Scuola a vela della Marina Militare Italiana.

Successivamente entrò in servizio l’Ebe (un brigantino costruito nel 1921 ed acquistato dalla Marina Militare nel 1952), ed a partire dal 1955 è stata affiancato da un altro veliero acquistato dalla Francia e ribattezzato Palinuro. Il motto attuale e ufficiale della nave è: “Non chi comincia ma quel che persevera” ed esprime la vocazione alla formazione dei futuri ufficiali della Marina Militare.

I motti precedenti sono stati:” Per la Patria e per il Re”, sostituito poi con: “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”.

Oltre all’addestramento, nell’ultimo decennio, l’Amerigo Vespucci ha spesso avuto l’onore di essere ambasciatrice sul mare dell’arte, della cultura e dell’ingegneria Italiana, presentandosi in molti dei più importanti porti del mondo in occasioni importanti.

L’Amerigo Vespucci è un veliero che mantiene le vecchie tradizioni.

Le 26 vele sono infatti ancora in tela olona (un tipo di tessuto grezzo, pesante e molto resistente), le cime sono in materiale vegetale e tutte le manovre vengono eseguite rigorosamente a mano.

Nel 2006 (dopo ben 75 anni dall’entrata in servizio) ha ricevuto grandi lavori di manutenzione presso l’Arsenale militare marittimo di La Spezia.

È una unità navale che rappresenta la bellezza e la perfezione nel mondo. Si racconta un aneddoto avvenuto nel 1962 su un memorabile incontro nel Mediterraneo con la portaerei americana USS Independence.

Durante le manovre attraverso un segnalatore luminoso fu chiesto dagli americani: “Chi siete?”  Risposero: “Nave Scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”.  La portaerei statunitense allora di rimando:” Siete la più bella nave del mondo”.

Il veliero ha inoltre partecipato nel 2000 alla “Tall Ships’ Race “(Il termine Tall Ships si traduce in navi d’alto bordo con cui vengono identificate le grosse navi a vela come per esempio vascelli e fregate), la competizione che mette a confronto i velieri ad alti alberi delle Marine Militari di tutto il mondo.

In sei mesi l’Amerigo Vespucci ha navigato per oltre 10.000 miglia, arrivando seconda dietro la tedesca Gorch Fock.

L’equipaggio di bordo è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Durante i mesi estivi imbarca anche circa 140 allievi del primo anno dell’Accademia Navale di Livorno.

L’equipaggio ha compiti diversi ed è suddiviso in: servizio operazioni, marinaresco, dettaglio, armi, genio navale/elettrico, amministrativo/logistico e servizio sanitario.

Essendo studenti di un Istituto Tecnico non potevamo di certo sottovalutare i dati tecnici.

L’Amerigo Vespucci ha una stazza netta di 1.202,57 tonnellate con uno scafo in acciaio e una superficie velica di 2.635 mq su 24 vele quadre e di straglio. L’albero più alto di questo veliero tocca 54 metri di altezza (albero di maestra), seguito da trinchetto e mezzana, alti rispettivamente 50 e 43 metri. L’apparato motore comprende due motori diesel 12 cilindri da 1320 kW ciascuno (equivalenti a circa 1770 cavalli) e altri due meno potenti con 8 cilindri sviluppanti una potenza pari a 750 kW ciascuno (o 1019 cavalli circa) mentre la propulsione viene garantita da un motore elettrico principale di 1500 kW che mette in rotazione un’enorme elica a quattro pale fisse.

Di notte i tre alberi principali di questa splendida nave vengono illuminati con delle luci Led di colore verde, bianco e rosso (un colore per ogni albero) generando un fantastico effetto tricolore.

L’Amerigo Vespucci è sotto tutti i punti di vista una nave grandiosa che lega tradizione con tecnologie all’avanguardia, ed è inoltre un orgoglio Nazionale.

 

Enrico De Gaetano, Carmelo Ofria, Alfredo Natalini

III B EN

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