martedì, Aprile 30, 2024
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Regole per lo smart working

Smart working fino al 31 dicembre 2021, data in cui si dovrebbe chiudere lo stato d’emergenza.

Si fa più urgente pertanto la necessità di regolare il lavoro agile che durante la pandemia ha riguardato milioni di lavoratori. Vanno fissati diritti e doveri, fornite ai lavoratori le dotazioni tecnologiche adeguate e creata – dice il ministro Brunetta –  una piattaforma.

Creare un “un accordo quadro nazionale” come via maestra per lo smart working che comunque costituisce un punto di non ritorno e quindi da governare. Tale nuova modalità non verrà cancellata con il graduale ritorno alla normalità, in considerazione anche del massiccio ricorso che ne è stato fatto durante la pandemia da Covid-19.

Il lavoro agile sarà utilizzato solo per le attività previste dalle pubbliche amministrazioni; tre le fasce orarie previste per i lavoratori, quella per l’operatività, quella per la contattabilità e quella per l’inoperatività che prevede anche il diritto alla disconnessione.

Dovranno essere fissati la durata, le giornate il luogo di lavoro in smart working; previsto il divieto di svolgerlo fuori dai confini nazionali. L’accesso al lavoro agile sarà facilitato per genitori con figli sotto i 3 anni e per i lavoratori restano ancora alcuni nodi da sciogliere, come la modalità di controllo dei datori di lavoro e l’obbligo del green pass anche per chi lavora da remoto.

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