mercoledì, Maggio 1, 2024
Cultura

Riscoprendo le bellezze sommerse di Augusto imperatore

Nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis.

(Nessuna insenatura al mondo risplende più dell’amena Baia), Orazio

 

Nelle acque del mare Tirreno, precisamente nelle aree marine della Campania, è presente un fantastico patrimonio storico-archeologico che si prolunga dalle coste del Cilento alla Costiera amalfitana e sorrentina, dal Golfo di Napoli ai Campi Flegrei e infine a Ischia e che costituisce un esempio unico al mondo di  testimonianze di eccezionale valore come i nuovi mosaici nei fondali di Baia riportati alla luce da una recente campagna di scavi sottomarini e fruibili ai visitatori dalla prossima primavera.

Lungo questi fondali giacciono dei resti di ville romane, ninfei, peschiere, ville marittime, statue e moli di approdo, risalenti all’ epoca di splendore di Augusto imperatore. Gli scavi sono stati eseguiti dalla società La Marina di Sant’Anna, che ha come unico obiettivo quello di riscoprire quanto lasciato in passato dalle varie popolazioni. Nel corso degli anni ha scoperto moltissime aree marine tra cui l’area marina protetta di Punta Campanella, un promontorio frequentato in precedenza dai Micenei e successivamente dai Greci che realizzarono un tempio dedicato ad Atena; con la conquista da parte dei Romani, questo tratto di costa divenne il punto di imbarco per raggiungere Capri, divenuta poi residenza imperiale.

Altri scavi sono stati attuati lungo il golfo di Napoli, con dei ritrovamenti di città costituita da moltissimi resti di ville, che vanno da Miseno fino a Punta Campanella. Altri resti sono quelli dei Campi Flegrei, noti in tutto il mondo ed edificati dall’aristocrazia romana, che ne fece un famoso luogo di villeggiatura per il suo clima mite, per la bellezza del paesaggio e per la presenza di moltissime sorgenti termali.  Un altro parco sommerso che conserva delle bellezze antiche è quello di Gaiola, in cui sono presenti gran parte delle istallazioni marittime appartenute alla grande villa romana.

Lungo queste coste ormai da tempo il turismo resta una delle attività di maggiore attrattiva, grazie alle moltissime meraviglie scoperte, testimonianze di un passato memorabile, con parchi archeologici a cielo aperto, sotterranei e sommersi e ovunque scorci di panorama dallo strabiliante splendore.

Ulteriore elemento di richiamo è senz’altro rappresentato dalle tante leggende greche e romane sulle nostre origini che trovano radici proprio in questo territorio e che portò il poeta Virgilio ad ambientarvi i momenti più solenni del viaggio di Enea verso la fondazione di Roma, inserendovi nomi che ancora oggi appartengono alla toponimia dell’area.

E allora, ancora oggi non possiamo non essere d’accordo col poeta Goethe confessando che «qui si resta sbalorditi tra gli avvenimenti della Natura e della Storia».

 

Marica Genovese II C BS

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