domenica, Aprile 28, 2024
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Isabella Springmühl, la stilista guatemalteca con sindrome di Down

Isabella Springmühl, 19enne originaria del Guatemala affetta da sindrome di Down, ha lanciato la sua linea di moda “Down To Xjabelle”, realizzando abiti e accessori ispirati alla cultura maya del suo paese d’origine.

Ha già partecipato come stilista alla Fashion Week di Londra nel 2016 ed è stata a Roma, ad ottobre dello stesso anno, grazie all’Ambasciata del Guatemala per la presentazione del progetto “Sogni – Del tamaño de tu sueños así serán tus logros” del gruppo artistico “Guatemala es Guatemala”.

La passione per la moda è nata sin da piccola, quando curava e vestiva le sue bambole e sfogliava riviste. Ha inseguito questo sogno fino ai 17 anni, quando ha provato ad entrare nel programma universitario di Fashion Design ed è stata respinta perché Down.

Inizialmente abbattuta, con l’aiuto della nonna si è iscritta ad un’accademia privata -“è stato un no che ho voluto trasformare in un grandissimo sì-”. Ha imparato i trucchi del mestiere: dal disegno al progetto, fino al cucito ed al prodotto finale. Isabella è riuscita a fondare il suo marchio, creando prodotti ispirati alla cultura guatemalteca e maya in chiave moderna, utilizzando tessuti molto colorati realizzati a mano dalle donne indigene, appartenenti a diverse tribù.

Il nome “Down To Xjabelle” rappresenta sé stessa, una giovane ragazza solare e piena di energia con la sindrome di Down, che fa le cose con amore e colori spensierati proprio come lei. Lo scopo della creazione di questo marchio inoltre, è funzionale: spesso i vestiti normali non si adattano alla fisicità di donne e uomini Down, per questo Isabella ha voluto creare degli abiti che li facessero stare comodi e sentire bene. Adesso ha esteso i suoi prodotti adattandoli a tutti.

La stilista, grazie all’aiuto della sua famiglia, è riuscita a fare della sua condizione di salute un punto di forza. Nel 1998 sua madre ed altre 10 donne hanno dato vita alla Fundacion Sindrome Down Margarita Tejada per garantire e promuovere una vita di qualità ai propri figli con trisomia 21.

Sua madre Isabel Tejada ha spiegato -“Sono 5.500 i ragazzi che l’associazione ha aiutato, la maggior parte con scarse risorse. Chi può paga, per chi non può troviamo un patrocinio che lo assista. Aiutiamo la loro inclusione lavorativa, e 36 sono già stati assunti da imprese prestigiose anche grazie ai ministeri delle Finanze e dell’Educazione”-.

È così che Isabel parla di sua figlia, guidandola e sostenendola nel suo grande sogno diventato realtà: “Lei è la mia quarta figlia, avuta 12 anni dopo il terzo. Avevo 40 anni, in quel periodo pensavo di potermi dedicare ad altre cose. Però non ho mai cessato di considerarla un dono del cielo, anche se non avrei mai pensato di poterla accompagnare in giro per il mondo a parlare delle cose che ha realizzato”.

Isabella dice di voler fare esperienza e diventare una stilista di successo, portando avanti il suo progetto con determinazione, passione ed entusiasmo: “Voglio che le persone mi guardino per quello che sono e che tutti i ragazzi con sindrome di down mi prendano come esempio perché anche se all’inizio tutto sembra essere in salita, non si devono arrendere mai”.

Sul sito Internet  del suo marchio, www.downtoxjabelle.com , Isabella Springmühl afferma “I believe that we all together can knit a better world” cioè “Io credo che tutti insieme possiamo lavorare a maglia un mondo migliore.”

Giorgia Di Bella 2B CH

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