venerdì, Maggio 17, 2024
Comprensivo San Filippo del Mela

Iqbal Masih diceva…

“nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite”

Iqbal Masih è stato un bambino vittima dello sfruttamento minorile, problema che coinvolge ancora milioni di piccoli schiavi in molte parti del mondo.  I minori, facili da gestire non creano problemi, lavorano in condizioni di estrema pericolosità nelle miniere, nelle cave, nelle fabbriche come Nike, Adidas e tante altre, che noi occidentali continuiamo ad alimentare, perché scegliamo marchi alla moda di costose campagne pubblicitarie.

La storia di Iqbal è fatta di povertà estrema, analfabetismo e sfruttamento; fu venduto dalla propria famiglia per pagare un debito ad un commerciante di tappeti. Da questo momento in poi per lui sarà un inferno: costretto a lavorare per ore e ore incatenato ad un telaio con le mani sanguinanti, denutrito e trattato come un animale, subendo punizioni fisiche e andando incontro a malattie.

Un giorno per strada lo incuriosiscono alcuni volantini di associazioni attiviste contro lo sfruttamento minorile e quando Iqbal, dopo vari tentativi, riesce a scappare, si rivolge all’avvocato di questa associazione facendo liberare tutti i bambini della fabbrica. Iqbal diventa un piccolo sindacalista, denunciando gli aguzzini.

Purtroppo la mafia dei tappeti lo uccide nell’aprile del 1995.

Ancora oggi bambini come Iqbal continuano a vivere la privazione della loro infanzia e della loro dignità.

Lo sfruttamento dei piccoli lavoratori, soprattutto nelle aree povere del mondo, è una realtà difficile da cambiare.

Mi ritengo fortunato di essere nato dall’altra parte del mondo, di poter andare a scuola, di poter liberamente socializzare con gli altri e di avere una vita comoda. Ognuno di noi, nel nostro piccolo, deve poter fare qualcosa, magari dando un contributo controllando le etichette dei prodotti che acquistiamo, scegliendo quelli che provengono da aziende multinazionali che espressamente non utilizzano manodopera minorile.

Certo non è molto, ma in ogni caso tanti piccoli gesti fanno un movimento grande che può smuovere le coscienze di tutti.

GIUSEPPE   MAIO   CLASSE III C –  

ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO “E. FERMI” SAN FILIPPO DEL MELA

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