martedì, Maggio 14, 2024
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PRESERVIAMO LA NOSTRA VITA

Un’emigrazione sempre più dirompente si sta facendo strada verso la Svizzera e non per iniziare “una nuova vita” ma, al contrario, per evirarla. Cresce l’incidenza degli italiani che decidono di immolarsi lungo questo cammino.
Già dal 1942 è possibile ottenere in Svizzera il suicidio assistito e, quel che è peggio, è che in Belgio dal 13 Febbraio del 2014 l’eutanasia è diventata legale anche sui minori.
“Eutanasia” letteralmente significa buona morte, il nome è di per sé quasi una burla. Com’è possibile pensare alla morte come una “buona morte”? Cosa c’è di bello nel morire? E’ forse la fine di ogni male?
Da un diverso punto di vista potrebbe rappresentare solo l’inizio di un’interminabile sofferenza.
Rappresenta la via più facile da percorrere, “tac” interruttori spenti, cure sospese, farmaco letale a portata di mano… ed ecco la fine. In pochi minuti tutto cessa di esistere, la vita si trasfigura in morte, quella morte tanto desiderata.
Diversi Paesi hanno aderito a questa pratica, come il Lussemburgo, la Svezia, la Spagna e la Francia ma resa fattibile solo dopo la maggiore età; mentre, ad oggi, solo l’Olanda e il Belgio hanno abbassato la soglia dell’età, rendendola possibile anche per i minori.
Vi sono diverse politiche di pensiero su questa pratica; alcuni Paesi hanno legalizzato l’eutanasia passiva, altri l’eutanasia attiva, altri ancora entrambe. Ma cos’è che sostanzialmente differenzia la pratica passiva da quella attiva? Praticamente nulla, è tutta una questione di prospettiva, il gioco sta nel chi puntare il dito contro, perché nella prima è il malato stesso che assume il farmaco letale (un potente sonnifero o una sostanza in grado di fermare il battito cardiaco) e dà dunque lo stop; mentre, nella seconda sono i medici che, dopo espressa richiesta da parte del malato, sospendono i trattamenti medici così da “chiudere i battenti”.
E’ vero, ci sono momenti e situazioni della vita che tolgono anche quel residuo di forza che rimane per combattere, quella speranza di cui tanto ci si è nutriti per anni, il sogno di un domani migliore. Ma la vita è questa; è lottare giorno dopo giorno, cadere e rialzarsi più forti di prima… è perseverare nel preservare la propria vita, l’unico grande dono che ci è stato concesso.

Aurora Di Salvo 5CBS

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