giovedì, Marzo 28, 2024
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L’acqua è fondamentale: 5 rischi della disidratazione. (corriere.it)

L’acqua è fondamentale per il corretto funzionamento di ogni singola cellula del corpo, ecco perché la sua mancanza, se non sanata, può portare a complicazioni di salute anche gravi.

di Simona Marchetti corriere.it

Aumenta la frequenza cardiaca

Il corpo è formato per il 60% di acqua, quindi va da sé che questa non debba mai scendere sotto il livello di guardia per non danneggiare la funzionalità delle cellule. Ma se una lieve disidratazione è facilmente individuabile e altrettanto facilmente risolvibile assumendo banalmente dei liquidi, la disidratazione grave può invece portare ad una serie di problemi di salute tutt’altro che trascurabili, il primo dei quali riguarda il cuore. «Quando si è disidratati, il volume del sangue e la pressione sanguigna diminuiscono – spiega il dietologo e nutrizionista Andy Bellatti al sito Insider – e con la pressione sanguigna in discesa, aumenta la frequenza cardiaca». A causa di quest’improvvisa accelerazione dei battiti, si potrebbe avvertire un fastidioso martellamento nel petto, oltre a vertigini, debolezza o stanchezza, ma se la sensazione persiste anche dopo che si sono assunti dei liquidi, è bene rivolgersi al medico.

L'acqua è fondamentale: 5 rischi della disidratazione. (corriere.it)

(Foto Pixabay)

Crolla la pressione

Nei casi di disidratazione grave, pressione e massa sanguigna possono scendere a livelli talmente bassi da provocare uno choc ipovolemico che, come si legge in un report della Mayo Clinic, è una delle complicazioni più gravi e, potenzialmente, fatali della disidratazione, perché impedisce al cuore di pompare sangue a sufficienza nell’organismo, andando così a compromettere la funzionalità degli organi. È bene però ricordare che tale condizione si verifica dopo una considerevole emorragia o una notevole perdita di liquidi, il che significa che la consueta sudata del mattino facendo jogging farà sì perdere liquidi, ma non manderà di certo in choc ipovolemico. «Le sole persone che devono realmente preoccuparsi di soffrire di una grave forma di disidratazione sono quelle impegnate in attività fisiche particolarmente intense e gravose per lunghi periodi di tempo, soprattutto quando fa caldo – precisa ancora Bellatti – ma per evitare complicazioni basta ascoltare il proprio corpo e quindi bere quando si ha sete».

Crollo della pressione, aumento dei battiti: 5 rischi della disidratazione
(Foto Pixabay)

I reni possono risentirne (nel tempo)

Come avverte la Urology Care Foundation, un’eccessiva disidratazione può aumentare il rischio di soffrire di dolorosi calcoli renali. Questo perché, in caso di mancanza generalizzata di acqua nell’organismo, i reni ricevono l’imput di trattenerne di più e si inizia così ad urinare di meno. E un’urina più concentrata è proprio uno dei molteplici fattori che possono aumentare la formazione dei calcoli renali. Non bastasse, sempre la Mayo Clinic mette in guardia sul pericolo di una disidratazione prolungata o ripetuta, sottolineando che può provocare infezioni delle vie urinarie e insufficienza renale.

L'acqua è fondamentale: 5 rischi della disidratazione. (corriere.it)

Si hanno convulsioni e persino crisi epilettiche

Potassio, calcio e sodio sono alcuni degli elettroliti più noti ed importanti che ci sono nel corpo umano e che si assumono attraverso una corretta alimentazione e bevendo acqua. Quando però si è disidratati, questo delicato equilibrio elettrolitico si spezza e quindi i segnali elettrici fra le cellule s’interrompono e ci si sente così confusi e stanchi e, nei casi più gravi, possono anche verificarsi delle crisi epilettiche. «Se si avvertono questi sintomi e non si urina da almeno 12 ore è bene rivolgersi al pronto soccorso – raccomanda Bellatti, perché questo tipo di disidratazione richiede un reintegro immediato di liquidi».

Crollo della pressione, aumento dei battiti: 5 rischi della disidratazione

Può venire un colpo di calore

Nel caso di una prolungata esposizione al sole, il corpo potrebbe non essere in grado di raffreddarsi a sufficienza da solo tramite la sudorazione e questo può provocare un colpo di calore, una condizione potenzialmente fatale e che, non a caso, richiede cure mediche immediate. Come spiega un trattato della Johns Hopkins University, i sintomi di un possibile colpo di calore a cui prestare attenzione sono vertigini, tachicardia, stato confusionale e perdita di conoscenza.

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