mercoledì, Aprile 24, 2024
Comprensivo Foscolo BarcellonaIstituti della Provincia

Monastero di Santa Chiara: 700 anni e non sentirli!

Monastero di Santa Chiara: 700 anni e non sentirli!

Il monastero di Santa Chiara la sua facciata appare in tutta la sua maestosità quando si guarda Napoli dal mare e sembra che ti osservi offrendoti accoglienza. Il complesso monumentale di Santa Chiara venne costruito intorno al 1300 e fu edificato per volontà del re Roberto d’Angiò e da sua moglie. Entrambi erano devoti a Santa Chiara e alla regola francescana; la regina soprattutto stimava molto le clarisse e desiderava far parte dell’ordine, ma fu costretta a sposare il re angioino. Lo scopo del monastero era quindi di accogliere al meglio le monache di santa Chiara. Fu quindi costruito un complesso monastico che non solo ospitava le monache di clausura ma anche un convento per i frati francescani con al centro la chiesa di Santa Chiara.

Monastero di Santa Chiara: 700 anni e non sentirli!

La chiesa in origine fu edificata con uno stile gotico provenzale e la regina stessa ebbe parte attiva nella progettazione degli spazi. Quando poi suo marito il re morì, lei realizzò il desiderio di entrare nell’ordine delle clarisse e continuò come madre badessa a occuparsi dei bisognosi di Napoli. La chiesa, con il relativo monastero, divenne un punto di riferimento per il popolo di Napoli e nell’interno di questo complesso lavorarono alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, come Tino di Camaino e Giotto, lasciando affreschi che confermano la bellezza della loro arte. Ma il tempo passava così, nel 1742, iniziarono dei lavori di ristrutturazione che trasformarono il monastero in un edificio di stile barocco. In particolare fu riprogettato il chiostro interno maiolicato di origine trecentesca e trasformato nel corso del settecento da Domenico Antonio Vaccaro, che ricoprì tutta la struttura e i pilastri con oltre 30.000 maoliche policrome che hanno reso il chiostro celebre in tutto il mondo. Esso è infatti decorato da colonne disposte una dietro l’altra e distanziate da sedute maiolicate che rappresentano delle scene di vita dei napoletani per far conoscere le abitudini dei cittadini alle clarisse, che essendo in clausura non potevano uscire.

Monastero di Santa Chiara: 700 anni e non sentirli!

Il 4 agosto 1943, nel corso della seconda guerra mondiale, un bombardamento provocò un incendio che durò ben due giorni: il complesso monastico di Santa Chiara venne distrutto, tutti gli affreschi si persero, compresi alcuni giotteschi. Subito dopo le incursioni e la conseguente distruzione del monastero, però, i napoletani non si arresero e vollero ricostruire quel luogo a loro molto caro, simbolo della città. In solo 10 anni il complesso fu riedificato e riportato allo splendore originale trecentesco, ciò a prova che il popolo napoletano ha un rapporto antico e affettuoso con il monastero che neanche i bombardamenti hanno cancellato. Sul monastero aleggia anche un’antica leggenda di una regina, Giovanna I, che fu assassinata per motivi ereditari, e il cui corpo fu gettato in una fossa comune vicino all’ingresso del chiostro. Pare che solo pochi eletti abbiano potuto scorgere il fantasma di questa regina che vaga per il perimetro del monastero.
Oggi quando si visita Napoli è impossibile non andare ad ammirare la bellezza del chiostro e della basilica di Santa Chiara poichè è un edificio che rappresenta in tutto il suo splendore l’anima di Napoli. Del resto è grazie all’amore dei napoletani per la loro città che noi oggi possiamo godere della magnificenza di Santa Chiara.

Chiara Munafò

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.