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Paradisi artificiali

Le cosiddette droghe sono delle sostanze, naturali o artificiali, che alterano le funzioni psico-fisiologiche del nostro organismo e possono provocargli danni irreversibili. Ne esistono di diversi tipi, a partire da quelle più leggere, quali quelle che derivano da sostanze naturali, come la marijuana e l’hashish, fino ad arrivare a quelle più pesanti, come quelle per lo più sintetizzate in modo artificiale, tra cui l’ecstasy, l’eroina o il crack.

Tuttavia, nonostante i danni che esse possono provocare, ci sono alcune sostanze che è lecito acquistare liberamente, come ad esempio il tabacco o gli alcolici e anche qualcuna di uso più comune e meno pericolosa come la caffeina o la teina. Altre, invece, possono essere acquistate solo attraverso una licenza medica, come i barbiturici, gli ansiolitici e i sonniferi, mentre altre ancora sono vietate e lo spaccio o la detenzione sono punibili, come ad esempio la cocaina o l’eroina. Purtroppo negli ultimi decenni l’uso di droga è aumentato sempre di più e delle ricerche specifiche hanno dimostrato, non solo come questo fenomeno sia in crescita, ma soprattutto che riguarda fasce sempre più giovani della popolazione.

Le droghe, generalmente, hanno come effetto sul cervello quello di alterare il funzionamento del sistema nervoso centrale, ma con particolare riferimento ai giovani queste possono provocare dei danni e dei rischi ancora maggiori. La sostanza detta “stupefacente”, infatti, aggredisce il cervello, mina i sistemi neurologici centrali e provoca danni anche quando l’organismo crede di averla metabolizzata. Ma in realtà non è così e, se assunta in età adolescenziale, quando la maturazione neuropsicologica non è ancora giunta a compimento, i guasti che essa può provocare sono ulteriori, a partire proprio dal danneggiamento della corteccia prefrontale destra, ovvero l’area legata al giudizio, che regola i comportamenti volontari e permette la manomissione della capacità di percepire il pericolo. Inoltre l’uso di stupefacenti conduce a una perdita irreversibile delle cellule celebrali, riduce la capacità di apprendimento e memorizzazione e anche la distinzione da cosa è giusto e cosa è sbagliato nonché la capacità affettiva. Ciò significa, dunque, che non solo la droga può nuocere notevolmente all’organismo e al sistema nervoso, ma è anche capace di isolare e allontanare dal resto del mondo la persona, chiudendola in se stessa in quanto spinta a non percepire più la gratificazione, a diventare scontrosa e aggressiva e alla fine venire emarginata dalla società.

La frequenza nel consumo di droghe tra gli studenti italiani secondo l’indagine Espad-Italia 2013 del Cnr

Molti giovani continuano comunque a non prendere in considerazione i rischi ai quali vanno incontro entrando a far parte di quello che è il tunnel della dipendenza dalle droghe e non si rendono conto che queste possono provocare loro non solo degli ingenti danni a livelli fisici e psicologici ma anche in ambito sociale, e che dunque facendosi trascinare “nel giro” si finisce per intraprendere una strada senza ritorno.

La droga può dare infatti luogo a fenomeni di dipendenza psicologica, per cui se ne ha un forte bisogno e si può riuscire a provare benessere solo dopo l’assunzione. E non solo, perchè provoca assuefazione, ovvero la necessità di aumentare col tempo le dosi per avere lo stesso effetto, per non parlare del fatto che riuscire a non cedere alla tentazione di continuare a fare uso di stupefacenti diventa ancora più complicato quando si presenta il cosiddetto fenomeno della “sindrome d’astinenza”, ovvero disturbi fisici e psicologi che tormentano anche per anni coloro che cercano di uscire dal circolo. I giovani solitamente iniziano a far uso di droghe perché lo trovano l’unico modo per sentirsi davvero indipendenti e veramente felici in un mondo in cui gli adolescenti sentono di non avere una propria voce, una propria libertà e un proprio ruolo d’importanza sociale.

Essi sentono che solo facendo uso di queste sostanze possono riuscire a superare i loro problemi e risaltare la propria persona, riuscendo a contare davvero qualcosa in un certo senso, in quanto la droga diventa il mezzo per entrare a far parte del mondo degli adulti e sentirsi apprezzati e stimati, così come succede anche per l’alcool o il fumo. In realtà i ragazzi dovrebbero capire che diventando dei veri e propri tossicodipendenti non solo si viene emarginati dalla società, come già detto prima, ma si viene allontanati anche dalla famiglia stessa in quanto si diventa aggressivi e molti non esitano a picchiare i genitori solo per procurarsi i soldi per la dose quotidiana e, quando dunque non si possono più sfruttare i propri familiari, si entra addirittura a far parte della criminalità, per cui si ruba o si inizia a spacciare o ci si prostituisce. La droga, quindi, ormai è diventata una dei più grandi mali dei nostri tempi ai quali si ha difficoltà a porre rimedio. Essa porta infatti a uno stato di degrado giovani che ancora hanno tutta una vita davanti e strappa loro dalla mani la possibilità di vivere dignitosamente, rendendoli spesso solo un inutile peso per la società, dei parassiti che non fanno altro che disintegrare l’integrità e i valori umani delle persone, vittime e carnefici al tempo stesso di un mondo in cui è sempre più difficile stare a galla.

Noemi Pelleriti

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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