mercoledì, Aprile 24, 2024
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L’importanza del risparmio

Sono un ragazzino che può essere soddisfatto di quello che ha: non mi manca infatti nulla rispetto ad altri miei coetanei che vivono in situazioni particolari. Mi ritengo già abbastanza grande nel preferire non più giocattoli in dono per le feste, ma privilegio qualche soldo in regalo in modo che possa ritrovarmelo quando servirà a realizzare un desiderio che magari i miei genitori non possono in quel momento soddisfare.

Diciamo che caratterialmente sono un po’ orgoglioso e non mi va di chiedere sempre ai miei familiari, anche se so che loro cercano di non scontentarmi mai.

Mi ritengo quindi un po’ formica e un po’ cicala, poiché è giusto mettere qualcosa da parte per prevenire momenti di difficoltà, che possono capitare  nella vita di ognuno, ma non in modo eccessivo. Bisogna perciò trovare un equilibrio tra non essere uno “spendi e spandi” e uno che è ossessionato dal conservare soldi. A dire il vero fino a qualche anno fa, quando ricevevo dei soldini in regalo, volevo subito spenderli per cose futili. Adesso che sono un po’ più grande, invece, mi rendo conto che, tra le tante cose che ho, molte non servono a nulla, così viene fuori la  formichina che c’è in me, dando il giusto valore alle cose senza rinunciare a qualche piacere.

Momentaneamente il mio lavoro principale è inoltre quello di studiare ed è certo che, se mi rilasso come la cicala, non vedrò risultati finali. Quindi il detto “Prima il dovere e poi il piacere” può sembrare banale, ma non è così e anche i miei genitori me lo ripetono continuamente: lavorando onestamente e con sacrificio si otterranno grandi cose. Perciò chi ha un sogno, o un obiettivo da perseguire, deve impegnarsi al massimo e saper stare con i piedi per terra, poiché solo con l’impegno e la volontà si ottengono grandi risultati. L’importante è volerlo! Altrimenti faremo la fine della cicala, che cantava in estate e con l’arrivo dell’inverno rimase senza cibo, a dispetto della formica che invece era stata operosa in estate, in previsione di tempi più tristi.

Salvatore Caravello

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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