venerdì, Aprile 19, 2024
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Castroreale: un borgo da visitare!

Un’antica legenda narra che le origini di Castroreale risalirebbero a secoli prima della nascita di Cristo. Il re Artenomo, giunto dal Medio Oriente fondò su una collina dove ora sorge il paese, una città che chiamò Artemisia, in onore della figlia.

In seguito Castroreo sposò la fanciulla fondando un insediamento nuovo, Krastos che nel tempo prese il nome di Crastina e poi Cristina o Crizzina. Nel 1324, per premiare la fedeltà dimostrata nella cacciata degli Angioini, Federico II d’Aragona fece costruire il Castello. La città prende il nome prima di Castro e poi di Castroreale.

Lentamente diviene una città importante a cui viene affidata la difesa dell’intera piana di Milazzo. Un diffuso benessere economico caratterizzò il borgo grazie ad una serie di privilegi concessi dai sovrani che si susseguirono nel tempo. Questa ricchezza fu rafforzata anche dalla presenza di una comunità ebraica, le cui testimonianze si trovano nei resti (un arco) di una sinagoga ebraica posta alle spalle del Monte di Pietà. Città demaniale comprendeva un territorio vastissimo. Dopo il terremoto del 1863 sorsero molti abitati in stile Tardo Barocco anche se dopo il terremoto del 1783 molti preferiscono trasferirsi causando la lenta decadenza della città. A ciò si aggiunse la conquistata autonomia di Barcellona P. G. avvenuta nel 1815, quella di Rodì nel 1847 e quella più recente di Terme Vigliatore avvenuta nel 1966.

Oggi il comune di Castroreale comprende le frazioni di Bafia e Protonotaro. Tante sono le meraviglie da vedere in questa piccola ma splendida città che quest’anno è stata eletta il secondo borgo più bello d’Italia. Questo traguardo ha reso noi castrensi molto orgogliosi. Come in molte città della Sicilia anche Castroreale vanta un gran numero di Chiese. In quella di Sant’Agata è custodito sull’altare un crocifisso “U Signuri Longu”, incarta pesta e gesso risalente al seicento, che nel 1854 aveva miracolosamente liberato il paese da una epidemia di colera. La chiesa della Candelora, prima cappella di Federico II, risale al trecento e conserva una Tribuna in legno intagliato e decorato con oro di Giovanni Siracusano.

La principale chiesa è il Duomo di Santa Maria Assunta risalente al XV secolo. All’interno troviamo opere di artisti famosi come Antonello Gagini, Andrea Calameche Giovanni Filippo Criscuolo.  Oltre al coro in noce, al prospetto di un antico organo e al pulpito vi è un pavimento marmoreo del seicento, sul quale è tracciata una delle sette meridiane della Sicilia di Nicola Perroni Basquez del 1854.

Ricordiamo ancora le chiese di San Carlo Borromeo nella frazione di Bafia, San Marco che è una chiesa rupestre scavata nel tufo, San Vito, San Filippo Neri, Chiesa del Santissimo Salvatore con un campanile del 1560 e Santa Maria degli Angeli. Ancora oggi vivono mestieri antichi e attività artigiane come la coltivazione del baco da seta, la tessitura, la ceramica e la scultura. Diversi sono i panifici e biscottifici che producono il classico “Biscottu da Badissa” tipico del posto.

Quindi vi invitiamo a visitare Castroreale…

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