giovedì, Marzo 28, 2024
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PEPPINO IMPASTATO “RADIO AUT”

Peppino Impastato nacque a Cinisi, nella provincia di Palermo, il 5/01/1948 da una famiglia mafiosa. Durante il periodo fascista il padre era stato inviato al confino (un provvedimento che poteva essere proposto dalle autorità di polizia). Il ragazzo ruppe subito i rapporti col padre, che lo cacciò di casa, e diede vita a un’attività contro la mafia. Nel 1965 fondò un giornale “L’IDEA SOCIALISTA” insieme a dei ragazzi del PSIUP, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Nel 1977 fondò “Radio Aut”, che aveva sede a Terrasini, e con la quale cominciò a denunciare gli affari del capomafia Gaetano Badalamenti. Nel 1978 Peppino si candidò nella lista di Democrazia Proletaria, un partito politico italiano, ma durante la campagna elettorale venne assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio. Gli attentatori, per passare inosservati, crearono l’atmosfera di un suicidio mettendo il cadavere sui binari della ferrovia. Solo molti anni dopo, nel 2001, la Corte d’Assise riconobbe Vito Palazzolo colpevole e lo condannò a 30 anni di galera. In seguito, nel 2002, fu riconosciuto colpevole, quale mandante, anche Gaetano Badalamenti e condannato all’ergastolo.

Il 30ottobre scorso abbiamo potuto assistere all’ultimo docu-film dedicato a Peppino Impastato a quarant’anni dal suo assassinio dal titolo “Radio Aut”. Questo film, come spiega Francesco Millonzi che ne firma la regia  “documenta la verità dei fatti accaduti, raccontata dagli stessi familiari e dai suoi compagni, di cui si evincono anche i dubbi rimasti ancora irrisolti”.

Vita e morte di Impastato sono narrate in buona parteda chi gli è stato accanto e l’ha conosciuto, a cominciare dal fratello Giovanni e dalla cognata Felicetta che racconta il forte legame tra Peppino e la madre, Felicia Bartolotta. Il docu-film contiene inoltre gli audio originali delle trasmissioni durante le quali, con satira irriverente, Peppino e compagni si scagliavano contro prepotenti e mafiosi.

FrancescoMillonzi non è nuovo a lavori di impegno sociale e civile: da Pane Duro (2017), film inchiesta su povertà, immigrazione e bullismo, a Il sacrificio di un beato (2016) incentrato sulla figura di padre Pino Puglisi, fino a Generazioni a confronto (2014), girato nel quartiere Zen di Palermo. Film che gli hanno fruttato importanti riconoscimenti: ultimi, vinti proprio per RadioAut, il Premio Internazionale alla Legalità e il Premio Eccellenze Italiane in Europa.

EMANUELA BUCCCA, MARTINA MAIO   2ª D

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