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La “Notte Antiqua” nel quartiere di San Giovanni

Il 15 settembre 2018 si svolta a Barcellona, nella zona di San Giovanni, la “Notte Antiqua” sui vicoli vicini, un evento in cui si intrecciano cultura e degustazioni. Durante la serata ci sono state, infatti, dapprima delle visite guidate con gli architetti Marcello Crinò, Mimmarosa Barresi e Luigi lo Giudice.

Si è iniziato dal vicolo Concordia, anticamente detto «‘U strittu da Palumbedda», perché nel vicolo abitava Giovanni Cutrupia, un fabbro che veniva chiamato «‘U Palumbu», e sua figlia, che veniva chiamata «‘A Palumbedda». I vicoli sono stati allestiti con cesti di pane, balle di fieno e pomodori tagliati per ricostruire l’antichità di queste strade ormai sconosciute e non più percorse. In ogni vicolo si potevano anche sentire i musicisti di strada. In uno spiazzo di questo vicolo si è cercato di ricostruire «‘U chianu ‘I ll’erba», una piazza attraversata da via Operai dove una volta c’era una fontana e dove si vendevano prodotti della terra e foraggio per animali, con degustazione di pane con l’olio e vino della botte.

Si è proseguito per «‘U strittu di papaini», oggi detto via Manzoni. Anticamente in questo vicolo c’erano magazzini di arance e fabbricanti di botti. Le visite guidate sono terminate nelle chiese di San Giovanni e del Crocifisso. La prima è del XVIII secolo ed è particolare perché dentro è tutta affrescata con scene della Bibbia. Nella seconda, quella del Crocifisso, sull’altare principale si trova un crocifisso in legno e sulla sinistra c’è l’altare con la statua di Santa Rita fatta da Salvatore Crinò e suo figlio Sebastiano; sulla destra invece c’è la Madonna del Rosario. Infine la guida della Pro Loco ha spiegato la statua di san Nicola di Bari, vescovo di Mira. Alle 22 il pubblico è stato allietato dalla meravigliosa musica medievale di un gruppo di Paternò chiamato “Ensemble Medievalis Aetnei” (gruppo medievale etneo). Dapprima i componenti hanno fatto vedere e spiegato i vari strumenti medievali, alcuni molto rari come la “gaita” (un tipo di zampogna), il timpano, i corni, la “viella”, la “ghironda” e altri.

La “ghironda”, in particolare, è uno strumento rinascimentale che viene suonato muovendo una manovella che a sua volta mette in movimento una ruota rivestita da resina. A questa ruota sono appoggiate delle corde azionate dai tasti. E’ stata quindi una serata molto interessante, che ha saputo coniugare arte, cultura e gastronomia per fornire ai barcellonesi un intrattenimento diverso e piacevole.

 

Chiara Raimondo

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

 

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