Marta Ascoli rivive in un moderno carteggio
Gentilissimo Sig. Davide Puzzolo,
mi chiamo Mariella Meo, insegno lettere nella scuola media Zirilli. Quest’anno ho avuto il piacere di collaborare con la magnifica redazione de L’Ettore, giornale dell’Istituto Tecnico e Tecnologico Ettore Maiorana di Milazzo, grazie al quale diversi alunni della mia Scuola e di tante altre, ricadenti su un ampio comprensorio, hanno avuto modo di incontrarsi, esprimersi, mettersi in gioco, scrivere, comunicare, condividere, ben oltre la dimensione spesso fatua e superficiale delle chiacchiere su chat e social.
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È con vivo compiacimento che ho appreso e trasmesso a Carmen e alla classe 3 D la sua “risposta” in riferimento all’intervista “impossibile” a Marta, sua madre, maturata nell’ambito delle attività di conoscenza e riflessione sulla tragedia della Shoà, lungo un percorso
che ha visto impegnati i nostri alunni di classe terza, i quali con la Storia si sono “sporcati le mani”, andando oltre il perimetro di un’interrogazione o di un capitolo del libro da mandare giù come se fosse una pillola.
Con impegno e fatica cerchiamo di trasmettere loro il significato della memoria, della conoscenza e della comprensione del passato, senza le quali non esistono spirito critico, identità civile, cittadinanza consapevole e propositiva.
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Anche a nome del Dirigente Scolastico e dei miei colleghi del Terzo istituto Comprensivo, con cui ogni giorno si condividono le cure e gli affanni di una professione sempre più difficile, in una realtà sempre più complessa, le dico grazie e cordialmente la saluto.
Mariella Meo
