venerdì, Marzo 29, 2024
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XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Simultaneamente a quanto accadeva a Locri, città della Calabria dove si è svolto l’evento principale della ricorrenza, nel cortile della Scuola media  “ Luigi Rizzo”sono stati ricordati i nomi di vittime innocenti della Mafia.

 

Come ogni anno, nel primo giorno di primavera, la rete di Libera, le scuole e tanti cittadini, assieme a centinaia di familiari delle vittime, si ritrovano in luoghi diversi per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie. Ogni 21 marzo, quando la natura si risveglia e si colora della bellezza dei fiori che ricominciano a sbocciare, risboccia quindi simbolicamente anche la bellezza della verità e della giustizia sociale. E il tema della giornata, “Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”, richiama l’importanza di saldare la cura dell’ambiente e dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone. Quest’anno la XXII “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” –  che per la prima volta si celebra per legge perché ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dal Parlamento – si svolge in Calabria, a Locri, su precisa richiesta dei familiari delle vittime innocenti calabresi.                                              

La nostra scuola ha aderito all’iniziativa e ha celebrato la giornata con un intenso momento di partecipazione collettiva che, dal cortile della “Luigi Rizzo”,

ha creato un ideale filo di memoria con tutto il Paese… quella memoria responsabile che dal ricordo vuole generare impegno e giustizia nel presente.

Durante la manifestazione si è proceduto alla lettura di approfondimenti sul tema, all’ascolto di preziose testimonianze e alla presentazione di lavori preparati dalle diverse classi per ricordare le vittime delle mafie… che ci chiedono di vedere realizzati gli ideali e le speranze per i quali hanno speso la loro vita.

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Abbiamo voluto ricordare storie e protagonisti vittime di Cosa Nostra: giudici, giornalisti, imprenditori, giovani donne e giovani uomini uccisi dalle cosche e perciò divenuti un simbolo. Ma anche le storie di uomini e donne comuni che combattono la mafia quotidianamente, senza alcun bisogno di essere eroi. Queste ultime storie “ordinarie” non sono meno importanti delle prime, perché mostrano come la legalità non appartenga soltanto a uomini eccezionali, bensì riguardi ciascuno di noi. E perché confermano che la mafia, come diceva Giovanni Falcone, «non è affatto invincibile».

Ricordare le loro storie vuol dire fare tesoro dell’esperienza passata e scegliere come organizzare il proprio futuro.

La mente e il cuore diverranno così i “musei” più importanti dove custodire il Ricordo e l’Insegnamento di chi ha dato la vita per il trionfo della Giustizia e della Legalità.

Facendo tutti nel quotidiano la nostra parte onoriamo il ricordo dei “martiri” di mafia e… possiamo cambiare la società.

Gli alunni della classe II E

Scuola Media “Luigi Rizzo”

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