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Rosa Parks: un ricordo meraviglioso di un’attivista che ha cambiato il mondo!

Il 25 ottobre 2005, (per alcuni il 24) Rosa Parks, conosciuta come la “madre dei diritti civili” ci ha lasciato. Tenace combattente per la giustizia, angelo terreno.  Rosa Louise MaCauly sposata Parks, dopo una giornata di lavoro particolarmente pesante, (era lavorante sarta in un grande magazzino di Montgomery, capitale dell’Alabama), e dopo una lunga attesa alla fermata dell’autobus, al freddo, salì sull’autobus, ed essendo esausta si mise a sedere in una delle file di mezzo (per i neri era riservata solamente la parte di dietro degli autobus). L’autobus continuò a caricare passeggeri finché non fu pieno. Il conduttore del mezzo, vedendo un bianco in piedi, pretese che lei si alzasse per cedergli il posto. Rosa Parks si rifiutò e venne arrestata. Cominciò la battaglia non violenta contro l’ingiustizia e la segregazione razziale.

Negli stati del Sud degli USA, come l’Alabama, vigevano le leggi di “Jim Crow” che imponevano una violenta segregazione alla popolazione “di colore”. I negroes, come venivano chiamati con disprezzo gli afroamericani, non potevano accedere ai luoghi frequentati dai bianchi. “White only” era il cartello che appariva dappertutto, fuori dai ristoranti, dalle scuole, sui treni. I negroes avevano il loro bagni pubblici, i loro ospedali, scuole, negozi.
Eppure, nel 1863, il presidente Abramo Lincoln aveva combattuto e vinto la guerra di secessione contro gli stati del Sud dominati dai proprietari delle grandi piantagioni di cotone e tabacco, alleati con la Corona britannica e aveva abolito la schiavitù. Ma lentamente e soprattutto dall’inizio del 1900 il razzismo e il potere delle oligarchie divennero nuovamente dominanti. Gli incappucciati Ku Klux Klan (acronimo KKK) con le loro croci infuocate controllavano il territorio, picchiavano selvaggiamente e uccidevano chi non “stava al suo posto”.  Dall’incarcerazione di Rosa Parks cominciò un boicottaggio dei mezzi pubblici che andò avanti per 381 giorni paralizzando il sistema di trasporti della città, anche con delle serie ripercussioni economiche per i negozi in mano ai segregazionisti e ai loro simpatizzanti. Nel 1956 la Corte Suprema si sentì obbligata a dichiarare incostituzionale ogni forma di discriminazione razziale. Il Presidente Bill Clinton nel 1999 le consegnò un’onorificenza.
Amelia Boynton Robinson, amica di Rosa ed eroina delle battaglie per i diritti civili, guidò la famosa marcia della “domenica di Sangue” il 7 marzo 1965 a Selma, Alabama, e nel suo libro autobiografico (Un Ponte sul Giordano. La mia lunga marcia con Martin Luther King, Edit. Palomar in italiano) parla di lei con parole delicate.

“Quando Rosa fu arrestata, Martin Luther King ne fu costernato. Andò in camera sua a pregare, e si chiese cosa fare in questa strana città, in cui era venuto per guidare spiritualmente una piccola sezione della popolazione di colore, quella più colta e ben educata. “Che cosa posso fare in una situazione come questa, appena uscito dall’Università?” pensò. “L’università in cui ho studiato non mi ha insegnato come affrontare persone violente”.
Appresi di più di quanto era successo molti anni dopo, nel 1985, quattro mesi prima della morte di Ed.D. Nixon, un veterano delle battaglie dei diritti civili in Alabama. Incontrai Ed Nixon dal medico, dopo avergli chiesto come stava, la conversazione si spostò sull’incidente di Rosa Parks e il boicottaggio degli autobus da parte dei neri che ne seguì.
‘Dio ci indica sempre la strada su cui marciare, se solo siamo capaci di vederla mi disse. Quando Rosa fu portata in galera, mi telefonò. Avevo appena finito di cenare. Andai al mio ufficio e poi in carcere accompagnato dall’Avv. Clifford Durr (un avvocato bianco), la facemmo scarcerare, e poi chiamai tutti i ministri che conoscevo perché si incontrassero e informassero gli altri. Joan Robinson, un attivista per i diritti civili, si mise in azione.  Costituimmo la Montgomery Improvement Association (Mia), un’associazione progressista che da Montgomery si estese a tutti gli Stati Uniti, assumendo il nome di Southern Christian Leadership Conference (Sclc), l’organizzazione di Martin Luther King, di cui divenni vicesegretario in Alabama.”

Amelia Boynton Robinson parla di Rosa  come  di una donna fragile e forte allo stesso tempo , che ha svegliato le genti, ovunque in America, dal loro  torpore. La storia si mosse quando lei, Rosa Parks, seduta su quell’autobus si rifiutò di alzarsi per far posto a un uomo bianco. Piuttosto che diventare una codarda, non accettò di abbandonare i suoi diritti di cittadina americana, consapevole delle conseguenze. Rosa trasformò la sua paura in fede e la sua fede si rafforzò quando comprese che era nel giusto e che sarebbe rimasta fedele ai suoi principi fino alla morte, sperando che altri l’avrebbero seguita nella sua decisione di essere liberi.
Se la Signora Parks non avesse avuto la sua forte fede, forse non ci sarebbe stato un boicottaggio degli autobus, non ci sarebbe stata una Amelia Boynton Robinson, che venne picchiata e lasciata per morta sul ponte Edmund Pettus a Selma Alabama, nella famosa “domenica di Sangue” del 7 marzo 1965, o non ci sarebbe stato un Bruce Carver Boynton, il cui caso ruppe la segregazione nei trasporti inter-regionali.
Se Rosa Parks non fosse rimasta seduta fino a quando non venne allontanata a forza e portata in carcere, forse non ci sarebbe stato un Martin Luther King che scosse il mondo intero, accendendo una luce nelle coscienze, trasformando l’odio in amore e la violenza in non-violenza.
Rosa Parks, ha lasciato un’eredità a tutti, uomini, donne e bambini, in nome di una vita “pulita” ,in nome della libertà e lei come tante altre eroine, non va dimenticata!

Vladimir D’Angelo

Classe III B Scuola media Garibaldi

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