venerdì, Aprile 19, 2024
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Alla scoperta dei Borghi di Sicilia …partiamo da Castiglione

Per rendere omaggio ai nostri borghi di Sicilia, che sono una ricchezza perché portano turismo, fonte importantissima di guadagno, in una regione bella come la nostra, abbiamo pensato di approfondire la loro storia, l’economia, la leggenda. Il nostro viaggio comincia da Castiglione di Sicilia, nominato uno dei borghi più belli di Italia nel 1994. Castiglione si trova in provincia di Catania sul versante nord dell’Etna ed è un comune di origine medievale. A Castiglione fu combattuta la guerra dei Vespri (1282-1372) e fu costruito un castello per volere di Federico II d’Aragona.

Nei pressi di questo borgo si trova la” cuba” di Santa Domenica. Cosa è esattamente? Non è certo il femminile di cubo ma una cappella paleocristiana a forma di cupola.

Classe V Capo-V Tono

Sara Impalà Polito, Marta Dauccia, Ginevra Bertuccio, Gabriele Licciardello,

Francesco Pinizzotto (Tono), Andrea Fleres Sami (Tono), Vanessa Oliva (Tono)

 

 

 

La storia lascia il posto alla leggenda

Camminando lungo i sentieri di Castiglione, rimaniamo stupiti dalla storia e dalla leggenda che si intrecciano nella “spada nella roccia”.

Si racconta che Re Artù ferito in battaglia dal figlio o dal nipote, sarebbe stato condotto da sua sorella, la fata Morgana, in un giardino incantato ai pedi del vulcano dell’Etna. Ma come sarà mai arrivato lì? Grazie a Morgana, che su una nave d’argento dalle vele dorate, avrebbe attraversato l’Atlantico ed il Mediterraneo, fino alle falde dell’Etna. Il re Artù aveva però (pare) un ultimo desiderio, quello di riparare la sua spada con la lava del vulcano, per renderla più forte e più potente. Passava di là l’Arcangelo San Michele che esaudì il desiderio, infatti il re, dopo essere guarito, riuscì a saldare con la lava etnea la sua spada. Sarà una casualità ma a poche centinaia di metri da Castiglione, esattamente in direzione del suo bel castello, vi è una misteriosa roccia dove è disegnato l’Arcangelo San Michele.

Classe V B Primaria Piaggia

Alice Sciotto, Clara   Cusumano, Alberto Aricò, Ludovica Bucci, Giuseppe Rapisarda, Vanessa Milici, Alessandro Formica, Giorgio Formica, Fabrizio Vita, Gabriele Giorgianni, Cecilia Magnisi, Gaja Di Pasquale

 

 

 “U Cannizzu” per tanti…Torre di San Vincenzo per pochi.

Come non parlare del cosiddetto ”Cannizzu”?

Si tratta di una torre di avvistamento che si racconta, fu spaccata in due da un fulmine, è collocata su un terriccio molto fertile, su cui crescono ulivi, viti e fichidindia. La torre è alta sei metri ed ha un raggio di tre metri, è fatta di blocchi di arenaria e si trova a strapiombo sul mare. Un’ incantevole posizione, da cui si innalza imponente e maestosa, a dominare in tutta la sua maestosità, l’ambiente che la circonda, incurante dei secoli che passano.

Classe V Capo – Tono

Sara Impalà Polito, Ginevra Bertuccio, Gabriele Licciardello, Marta Dauccia

Francesco Pinizzotto (Tono), Andrea Fleres Sami (Tono), Vanessa Oliva (Tono)

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