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Comprensivo S. D'Acquisto Messina

Tre vittime a bordo della nave traghetto Sansovino

Messina, martedì 29 Novembre 2016
Tre vittime a bordo della nave traghetto Sansovino. Una tragedia, ecco cosa succede quando la sicurezza sul lavoro non è tutelata come dovrebbe essere! Lo scorso martedì pomeriggio cinque marittimi sono rimasti storditi e tre di loro sono morti, in una ‘’cassa a secco ’’ (una particolare cisterna della nave), travolti da esalazioni di gas letale. Probabilmente tre di loro erano dotati individualmente di dispositivi di protezione, ma non è un dato certo, infatti, ciò sarà un aspetto centrale dell’inchiesta in corso.

Tre uomini sono deceduti a causa dell’asfissia, mentre altri due hanno perso i sensi e si trovano in ospedale in condizioni gravi, ma stazionarie. Dal giorno dell’inaspettato incidente, si svolgono, al molo Norimberga del Porto di Messina, attività investigative nell’ambito dell’inchiesta su questa tragedia.
I vigili del fuoco, che sono prontamente intervenuti, hanno prelevato all’interno della grande vasca, dove giacevano i cinque uomini, dell’acido solfidrico, che, successivamente, hanno fatto analizzare dal chimico del porto.

Le autopsie sui tre corpi sono già state effettuate e i reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e lesioni gravi. Sono già stati interrogati anche sei indagati, responsabili delle attività lavorative in atto quel giorno . Le sigle dei sindacati CGIL, CISL e UIL sono rimaste schierate a qualche centinaio di metri dal traghetto ormeggiato, mentre i rappresentanti sindacali manifestavano con energia per ribadire la grande necessità di una maggiore vigilanza nel rispetto delle norme di sicurezza, con lo scopo di intensificare l’impegno per la prevenzione degli infortuni.

Alcuni di questi sindacalisti sostengono che, se le cisterne fossero state bonificate a regola d’arte, questo disastro sarebbe stato evitato. Anche il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato che ogni morte sul lavoro è inconcepibile, e dover registrare che nel nostro Paese si muoia ancora per questo è una situazione inaccettabile, alla quale non si può assistere passivamente.
Adesso rimane solo il dolore e lo sgomento dei familiari delle vittime e di tutti i cittadini di Messina, misti a una forte rabbia e amarezza per l’ennesima morte sul posto di lavoro.

Maria Cristina Cannavò classe IIIC  I.C. “Salvo D’Acquisto” Messina

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