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GITA AL MUSEO

Il 06.12.2018, con la nostra classe, siamo andate in gita al Museo di Messina. All’interno del museo sono esposti dipinti, sculture, mosaici e parecchi utensili dell’antichità, sono presenti inoltre molte opere recuperate dopo il terremoto di Messina del 1908.

Tra le opere esposte, le più importanti sono sicuramente i dipinti del Caravaggio, per il quale il museo è diventato noto in tutto il mondo; menzioniamo “La resurrezione di Lazzaro” e l’“Orazione dei pastori”. I due dipinti sono stati realizzati dal Caravaggio mentre era in fuga da Malta dove aveva compiuto un omicidio. Da Malta, arrivato in Sicilia, trascorse un periodo nella città messinese e qui presero forma le due opere; nella prima, notiamo uno dei miracoli più importanti della vita di Gesù: la resurrezione dell’amico Lazzaro, nella seconda invece è rappresentata l’adorazione dei pastori che si recano alla stalla da Maria e Gesù per offrire loro tutto ciò di cui disponevano, quindi poche cose, in contrapposizione a ciò che avrebbero poi donato i Re Magi. Entrambi i quadri sono stati creati con la tecnica del “chiaro-scuro” che è un effetto artistico di luce che consiste nel dare risalto alle figure, attraverso tonalità chiare e scure.

Il Museo è noto pure per l’esposizione dei quadri di un altro artista famoso, Antonello da Messina. L’opera che più ci ha colpite è stato il polittico di San Gregorio, perché, a differenza degli altri trittici o pentitici osservati al museo, i particolari di una tavola sconfinano nelle altre adiacenti, come ad esempio il marmo sul quale è poggiato il trono. Oltre i quadri dell’artista sono presenti anche quelli degli allievi di Antonello. In questi quadri, secondo l’usanza dell’epoca, vengono rappresentati Santi al centro della tela e scene della loro vita tutto intorno come ad esempio il quadro di Santa Lucia, raffigurata con degli occhi in mano, perché l’hanno martirizzata strappandole gli occhi ancora viva.

Un altro tipo di opera presente nel museo di Messina è il mosaico, che consiste nell’attaccare piccole tessere di materiali colorati, creando una figura o un’immagine. Nel museo sono presenti diversi mosaici rappresentanti scene del Vangelo.

Tra gli oggetti esposti al museo, particolare interesse ha suscitato un mobile a cassetti, con su raffigurate scene di caccia e di tutte quelle attività principali dell’epoca. I cassetti servivano principalmente a contenere gioielli.

Sono presenti anche dei fiamminghi, ovvero dei quadri a sportelli o pale che a seconda della loro apertura possono rappresentare immagini diverse essendo dipinti su entrambi i lati.

Diversamente da oggi all’epoca esistevano mappe, tra quelle esposte, una rappresenta il Mediterraneo, disegnata dal cartografo Placido Caloiro Oliva nel 1464. In questa mappa si possono notare delle tappe, fra cui, in particolare, una religiosa che rappresenta il luogo in cui morì Gesù.

Nel museo troviamo anche due statue, una di Nettuno e una di Scilla, scolpite dal Montorsoli. Originariamente le statue erano tre, c’era anche quella di Cariddi andata distrutta dal terremoto, sempre per lo stesso motivo quella di Scilla è leggermente danneggiata.

Un’altra opera del museo è un quadro che rappresenta il duomo di Messina nel 1800; esso era costituito da due campanili bassi e diverse cupole, mentre il campanile astronomico, quello attuale, venne costruito dopo il terremoto.

Nell’ambito religioso, intorno al 1200 cambiò il modo di rappresentare il crocifisso per renderlo più vicino ai fedeli. Di solito il “protagonista”, veniva rappresentato con un’aria sofferente e con occhi chiusi, questo periodo è detto gotico-doloroso.

ADESSO PASSIAMO ALLE NOSTRE CONSIDERAZIONI…

Giulia: “Questa gita al museo è stata molto istruttiva, non solo per la bellezza artistica delle opere esposte ma anche per la loro storia. Abbiamo conosciuto nuovi metodi di pittura nonché nuovi stili artistici: i fiamminghi, i trittici, i pentitici… Mi ha molto incuriosito la tecnica usata dagli allievi di Antonello, il loro modo di rappresentare un santo consisteva nel dipingere la figura del santo al centro del quadro e tutt’intorno scene della sua vita, inoltre ogni santo rappresentato è caratterizzato da un simbolo (come gli occhi in Santa Lucia). Mi è piaciuto anche il meccanismo dei fiamminghi, “Aperti e chiusi” come delle finestre finte. Con la visita al museo, noi studenti siamo riusciti a percepire tutte le emozioni che gli autori volevano trasmettere a chi avesse mai osservato le loro opere”.

Lucrezia: “Questa gita al museo è stata molto interessante perché ci ha fatto conoscere la bellezza delle opere artistiche ed individuare tutti i piccoli particolari che rendono l’opera più bella di quanto non lo sia già.  Spero che un giorno, in futuro, potremmo ancora fare delle gite didattiche soprattutto per acculturarci sempre più, in modo che anche noi, piccoli studenti, possiamo riuscire ad apprezzare l’arte come dei veri artisti”.

Claudia: “Questa gita è stata molto bella, al museo abbiamo visto varie sculture e dipinti, come quelli del Caravaggio. Inoltre, è stato molto bello staccarsi un po’ dalla scuola ed ammirare le bellezze di Messina, come questo fantastico museo” .

Serena: “ Questo museo mi ha molto affascinato, mi ha suscitato molte emozioni, specialmente mediante le espressioni dei personaggi raffigurati. Ho già visitato questo museo lo scorso anno, ma in questa occasione ho avuto modo di approfondirlo meglio. Le opere che più mi hanno affascinato sono state i quadri del Caravaggio, ciò che più mi ha attratto è stata la tecnica del chiaro-scuro. Secondo me è fatta molto bene, specialmente per i giochi di luce presenti nel quadro. Questo museo è strutturato magnificamente e le opere esposte risaltano la sua maestosità”.

Aurora: “Io penso che questa gita sia stata molto interessante e anche divertente, è stato bello scoprire insieme ai compagni i dipinti che prima di questa gita sottovalutavamo. Mi sono davvero divertita”.

Claudia Celesti,

Giulia Curcio,

Lucrezia Letizia,

Serena Filiardi,

Aurora Bonanno

I.C. “E. Vittorini”

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