venerdì, Aprile 19, 2024
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Racconti d’avventura

L’isola che salvò il naufrago

Tanto tempo fa, un uomo di nome Carlos volle fare un viaggio in Giappone. Partì con una nave, ma ci fu una terribile tempesta.

Fu l’unico a sopravvivere, perché era un ottimo nuotatore e riuscì ad arrivare in un’isola deserta.

Carlos, per nutrirsi, mangiava noci di cocco e pesce crudo. Trascorsi tanti anni, decise di costruire una zattera di legno e partì con l’intento di ritornare dai suoi cari.

Dopo pochi giorni fortunatamente fu avvistato da un elicottero, fu tratto in salvo e fu portato nel suo paese d’origine, in perfetta salute, ma decisamente più magro rispetto a quando era partito.

AVENI ELISA

III E      SCUOLA MEDIA D’ALCONTRES

 

Charlotte l’investigatrice

Un giorno di settembre, l’investigatrice Charlotte Wendster si trovava nella sua stanza a leggere un articolo sul giornale che diceva: “Bambina scomparsa in Costa Azzurra”.

Questa notizia la incuriosì molto, il giorno dopo uscì dalla sua dimora e notò un altro annuncio che diceva: “Famiglia scomparsa sulla Torre Eiffel “. Allora Charlotte andò dalla sua amica Katy, che faceva la spia internazionale, le propose di risolvere insieme questi casi e lei acconsentì.

Trascorso un po’ di tempo, partirono per la Francia.  Arrivate all’ hotel Enchanté, pensarono subito che fosse un po’ sospetto. Cercando di non dare nell’occhio, scesero nelle cantine e udirono dei lamenti.  Provenivano proprio dalla bambina e dalla famiglia che erano state rapite. Mentre cercavano di liberarle, arrivò il Signor Antonio che disse: “Voi insolenti, siete venute a rovinare il mio piano!”.  Si affrettò a legare i polsi di Charlotte e Katy e le relegò in quella stessa stanza per parecchi giorni, insieme alle altre persone rapite.

Un bel giorno le sorelle minori di Charlotte e Katy: Sandy e Mandy, anch’esse esperte investigatrici, dopo aver compiuto le opportune indagini, arrivarono all’hotel Enchantè. Fecero finta di essere delle semplici turiste. Durante la notte riuscirono a trovare le loro sorelle e le trassero in salvo insieme alle altre persone rapite.

Il giorno dopo tutti i giornali parlavano della loro eroica impresa.

BENVEGNA NANCY

III E      SCUOLA MEDIA D’ALCONTRES

 

LA TOMBA MALEDETTA

Una sera, Mirko lesse su un giornale che delle persone erano morte a causa della maledizione della tomba di Tutankamon.

Il giorno dopo si attrezzò e incominciò a viaggiare per raggiungere l’Egitto. Quando arrivò alla tomba tutti gli abitanti pregarono per lui, perché nessuno ne era uscito vivo.

Coraggiosamente, Mirko entrò, vide alcuni simboli e iniziò a decifrarli, c’era scritto che vi si trovava un tesoro e c’era un guardiano a sorvegliarlo: era Anubi.

A quel punto Mirko proseguì, ma sbadatamente schiacciò un pulsante che attivò delle frecce e ne rimase colpito alla spalla. Estrasse la freccia e proseguì, anche se ferito.

Vide un’altra scritta che parlava di una trappola, c’era scritto che se non la evitava moriva.  Evitò la trappola e riuscì ad accedere alla stanza dei tesori, saccheggiò tutto, ma Anubi lo maledì e restò intrappolato nella tomba per sempre a combattere contro Anubi.

GENOVESE SAMUELE

III E      SCUOLA MEDIA D’ALCONTRES

 

Un’eroica esplosione

Un giorno Berry, figlio di uno scienziato, mentre giocava a calcio dentro lo studio del padre, per sbaglio colpì con la palla molte provette. Vi fu una gigantesca esplosione che trasmise  a Berry dei super poteri. Il padre, venutone a conoscenza,  gli disse che questo doveva rimanere un segreto.

Berry, divenuto adulto, usò i suoi poteri per aiutare le persone in difficoltà.

Col tempo si accorse di non essere l’unico ad averli, ma purtroppo l’altro individuo che li possedeva, non li usava a scopi benefici, bensì per effettuare delle rapine.

Facendo delle ricerche scoprì che in ogni rapina veniva sempre rubato oro. Pochi giorni dopo annunciarono che ci sarebbe stata una grande consegna di questo prezioso metallo alla banca della città, così Berry pensò che sarebbe stato il momento giusto per catturare il losco individuo.

Arrivato il fatidico giorno, Berry riuscì ad acciuffare il ladro, lo consegnò al padre che gli revocò i super poteri, infine lo denunciò alla polizia che lo chiuse in carcere.

A quel punto Berry rimase l’unico a possedere i super poteri e continuò ad utilizzarli per difendere la città.

GIUSEPPE LA ROCCA

III E    SCUOLA MEDIA D’ALCONTRES

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