sabato, Aprile 20, 2024
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Giornata Mondiale della Tolleranza

 

 Tolleranza Religiosa

L’esperienza quotidiana in classe

 

Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Tolleranza, istituita dall’ ONU nel 1996 per ricordare i principi che hanno ispirato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.

L’obiettivo della giornata è quello di diffondere un valore che sta alla base dei diritti umani universali e delle libertà fondamentali.

Ogni individuo merita di essere rispettato per la sua unicità, per i valori in cui crede e per le idee per le quali lotta.

La tolleranza però, purtroppo, in questo momento storico è cosa sempre più rara mentre, al contrario, l’intolleranza, cioè l’atteggiamento di non rispetto e di prevaricazione sulle credenze altrui, sembra prevalere.

Gli Stati membri dell’UNESCO hanno adottato una dichiarazione dei principi sulla tolleranza. La Dichiarazione afferma che la tolleranza non è né indulgenza né indifferenza. È il rispetto e l’apprezzamento della ricca varietà delle nostre culture del mondo, delle nostre forme di espressione e dei modi di essere umani. La tolleranza riconosce i diritti umani universali e le libertà fondamentali degli altri. Le persone sono naturalmente diverse; solo la tolleranza può garantire la sopravvivenza di comunità miste in tutte le regioni del globo.

La nostra riflessione sulla tolleranza, fatta in classe con la prof.ssa Aliberti, durante l’ora di Religione, ci ha condotti ancora una volta a mettere a confronto le diverse testimonianze e visioni.

Partendo dalla “legge universale” dell’AMORE ci siamo resi conto che l’Amore è il segreto per diventare più tolleranti: ci permette di aprire il nostro cuore agli altri nonostante le varie differenze di lingua, tradizioni, religioni…

Lo scorso anno, in classe, è arrivato un compagno egiziano e così abbiamo fatto esperienza reale di cosa significa accogliere pur non parlando la stessa lingua e pur avendo esperienze di vita completamente diverse.

All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, ma oggi possiamo dire di essere un gruppo coeso proprio perché ciascuno con tanta semplicità e con gesti concreti di accoglienza (a volte erano solo espressioni del viso) si è impegnato per creare gruppo.

Questa esperienze ci fanno “allenare”, la scuola è una piccola società multi-culturale e multi-religiosa, è come una palestra. Riflettere sui gesti di Gesù che accoglie tutti con amore e riflettere sulla libertà religiosa diventano fatti di vita quotidiana.

In classe, per esempio, non tutti ci avvaliamo dell’insegnamento della religione cattolica quindi anche la riflessione sulla tolleranza religiosa diventa “allenamento”.

L’art. 8 della Costituzione della Repubblica Italiana così recita: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”.

Lo Stato tutela la libertà di Religione. La parola chiave resta sempre TOLLERANZA, rispetto delle diversità.

La tolleranza è come una pianta: bisogna seminarla, innaffiarla costantemente e prendersene cura, affinché le sue radici attecchiscano nella società. Bisogna proteggerla da parassiti come odio e discriminazione.

 

Antonio Viscuso

III G

I.C. Boer Verona Trento

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