venerdì, Aprile 19, 2024
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La moda e il mondo dei giovani

Al sentir pronunciare la parola moda il nostro pensiero corre immediatamente ad un modo di essere vacuo e transitorio, legato a categorie sociali definite. Ma la moda fornisce spunti di riflessioni ben più approfonditi.

moda femminile luigi-XIV

Grazie allo sviluppo dell’industrializzazione e alla produzione di massa è nata l’idea della moda come “pensiero”: i nobili sfoderavano nelle varie corti vestiti e parrucche nei secoli prima del ‘900, poichè era un loro privilegio ma, con l’esplosione del boom economico, la possibilità di accedere ad articoli di moda si è estesa a tutti, definendo un modo di essere ben preciso come status in modo da potersi differenziare da quello che rappresentava l’usanza ed il conformismo e risolvendo alcune delle problematiche sociali.

La moda, dopo gli anni ’60 del secolo scorso, ebbe il merito di fornire lavoro e si alimentò grazie alla nascita delle grandi firme nel settore dell’abbigliamento, delle auto, degli oggetti di vario tipo, fino ad arrivare ai nuovi telefonini comuni ai giorni nostri.

marketing

Sviluppatasi l’economia, sono aumentate la voglia e la necessità di acquistare prodotti che, alimentati dalla nascita del marketing pubblicitario, hanno condizionato i gusti delle persone e così le loro scelte. Ciò che la moda propagandizza funge da attrazione e rappresenta anche una “bilancia sociale”, perciò seguire la moda, acconciarsi in un preciso modo e avere dei vestiti e accessori particolari, dimostra di non essere inferiori agli altri, impedendo di far rimanere esclusi ” i gruppi”. Idea che, in questo mondo difficile e carente di sicurezze, rende molto più sicuri di sè e forti, nonostante molte volte seguire la moda significhi scendere a compromessi, ed esternare un modo di essere che non è il proprio.

La vita dei giovani è un perenne bombardamento di usi e costumi che sottomette la volontà; alcuni aspetti che sembrano essere fondamentali e mancanti nella vita fanno annaspare in scelte sbagliate e a volte pericolose, poiché fanno perdere il senso di ciò che ognuno è e di ciò che può contribuire a dare alla società, donando la propria unicità e “imperfezione”, nel reciproco scambio delle unicità che possediamo.

Essere orgogliosi di ciò che siamo è la vera libertà che ci può allontanare da alcuni problemi che stanno aumentando in modo esponenziale, come i problemi dell’alimentazione, le violenze e gli abusi. Gli occhi con cui seguire le tendenze alla moda dovrebbero essere occhi capaci di uno sguardo lucido, e critico, tale da irrobustirci l’animo e indurci a vedere la “moda” come uno dei canali di comunicazione con i quali giocare.

Mariapia Trifirò   III C BS

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