mercoledì, Aprile 24, 2024
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La nostra impronta ecologica sull’ecosistema marino

Per noi abitanti della costa tirrenica, guardare il mare, viverlo, essere in simbiosi con questo elemento della natura fa parte della nostra quotidianità. Ci alziamo al mattino e non possiamo fare a meno di ammirarlo e perderci tra i suoi colori e la sua immensità; siamo felici quando d’estate ci immergiamo e lo consideriamo compagno di giochi mentre ci tuffiamo, andiamo in barca e schizziamo bollicine e schiuma da tutte le parti. Le sue onde ci affascinano anche quando, d’inverno, il mare è in tempesta. Eppure non ho mai pensato a quanto l’equilibrio dell’ecosistema marino sia fragile e delicato! Mi è bastato ascoltare a scuola l’intervento del Tenente di Vascello Esibini della Capitaneria di Porto di Milazzo per rendermi conto di quanto le attività umane condizionino fortemente la salute della natura, in particolare, dei mari e di conseguenza anche la nostra. L’incontro è stato programmato nell’ambito della “Campagna nazionale di tutela ambientale del patrimonio ecosistemico marino” ed ha coinvolto gli studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Villafranca Tirrena. Molto interessante è stata la visione delle slides relative al problema dell’inquinamento delle acque e il grave incremento delle microplastiche che alterano la natura della flora e fauna marina.

L’erosione delle coste legata alla forte antropizzazione crea ulteriori problemi all’ambiente marino. Io stesso mi rendo conto che mentre da piccolo dovevo percorrere tanti metri di spiaggia per raggiungere la battigia, adesso sono presenti poche decine di centimetri di sabbia fine e per di più bottiglie, cartacce e rifiuti di ogni genere segnano la nostra presenza ”poco sostenibile” sulla spiaggia.

A tutela dell’ambiente esistono molte normative che proprio noi, nuove generazioni, abbiamo il dovere di rispettare affinché in futuro si possa avere un mondo più pulito con il vantaggio di non mettere a rischio anche la nostra salute.

L’uomo, l’ambiente, gli animali vivono in stretta connessione ed interdipendenza: danneggiare la Terra equivale a danneggiare noi stessi. Quanta sofferenza vedere le tartarughe marine con delle cannucce di plastica conficcate nelle narici o i cetacei che soffocano per aver ingerito buste di materiale plastico! Fortunatamente, grazie all’intervento dei membri della Guardia Costiera, della Capitaneria di Porto e di quanti quotidianamente si adoperano per la difesa dell’ambiente, è possibile salvare delfini che a causa delle onde sonore emesse dalle imbarcazioni si trovano disorientati lontano dai luoghi di appartenenza. Anche l’istituzione di aree marine protette garantisce la salvaguardia dell’ecosistema marino. Per un Paese come l’Italia che conta circa 7500 Km di costa il mare rappresenta una risorsa: bellezza, pesca, turismo prendono vita nel Mare Nostrum!

Antonio Oliva

Classe III Sez. B

I.C. Villafranca Tirrena

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