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Quando un sogno diventa realtà: la baby skipper Laura Dekker

Fare il giro del mondo è sicuramente tra le esperienze umane più affascinanti e misteriose. C’è chi lo immagina, chi prova a sognarlo e chi invece lo ha fatto realmente anteponendo ad ogni controversia e ad ogni divieto il proprio sogno. Tutto diventa ancora più interessante quando a compierlo è una ragazza di soli 16 anni. Questo primato è toccato alla giovanissima Laura Dekker che a bordo del suo Hurley 700 da lei ribattezzato Guppy, ha circumnavigato in solitaria il globo terrestre divenendo cosi la più giovane velista ad aver compiuto il giro del mondo.

Laura Dekker, nata su una barca il 20 Settembre del 1995 nel porto di Whangarei, in Nuova Zelanda in quanto i suoi genitori, esperti marinai erano in quel momento impegnati in un viaggio attraverso l ‘oceano Indiano ed il Pacifico. Padre olandese, madre tedesca, Laura vive i suoi primi anni di vita in viaggio per i mari, insieme ad i suoi genitori per poi stabilirsi a Wijk Bij Duurstedem luogo di origine del padre. Altro che bambole per la Dekker che per il suo sesto compleanno riceve in regalo la sua prima barca ed un ‘ altra per il suo decimo compleanno. Un corredo genetico ad hoc e tanta voglia di fare fanno crescere in lei l ‘intenzione di intraprendere in solitaria la circumnavigazione del globo. Primo tentativo lo compie nel maggio del 2009 traversando in solitaria da Maurik, fino a Lowestoft nel Regno Unito. Questo primo tentativo però non ha avuto esito finale positivo, infatti è stata fermata dalle autorità locali inglesi che preoccupate per la sua incolumità, hanno obbligato il padre a raggiungerla e quindi a riaccompagnarla al ritorno. Questo episodio però non fu da ostacolo per il suo progetto. Nell’agosto del 2009 infatti durante un’intervista al giornale olandese Algemeen Dagbad annunciò di star progettando una circumnavigazione in solitaria della durata stimata di due anni. La situazione però non ebbe riscontro positivo. Infatti se da una parte i genitori ormai separati entrarono in disaccordo. dall‘altra a demolire le aspirazioni della ragazza, vi erano anche le norme olandesi in materia di navigazione, secondo le quali un minore di sedici anni non può allontanarsi più di sette metri dalle acque territoriali. Dopo accesi dibattiti le controversie però furono risolte (o messe a tacere come sostengono alcuni giornali) a patto che la sua traversata fosse monitorata e che a bordo del suo Guppy vi fosse in sistema di GPS come supporto e soprattutto, cosa molto importante, che lei potesse studiare anche durante la traversata senza quindi interrompere gli studi obbligatori per legge. Cosi con “carte in regola” e sponsorizzata dal padre salpò la mattina del 4 agosto del 2010 dal porto di Den Osse per raggiungere Lisbona in Portogallo, da dove sarebbe ufficialmente partito in solitaria il suo giro del mondo, ma poi scelse di dirigersi alla volta di Portimão. Questa tappa non fu accettata perché a bordo della barca vi era anche il padre. In questo trasferimento, Laura collaudò bene la barca prima di iniziare la sua avventura d’oltre mare. Una volta arrivata a Portimão, le autorità portuali del luogo le proibirono per iniziare il suo viaggio da lì, poiché secondo la legge portoghese lei era troppo giovane per comandare un’imbarcazione da sola. Pertanto il 18 agosto Laura accompagnata dal padre e da un uomo sconosciuto, lasciò il Portogallo e si diresse verso lo stretto di Gibilterra. La circumnavigazione iniziò ufficialmente da Gibilterra il 21 agosto 2010. Il viaggio in origine doveva procedere in direzione est, partendo dai Paesi Bassi e attraverso il Mediterraneo passare il Canale di Suez, il Golfo di Aden e le coste della Somalia, o, in caso di rischio pirateria, circumnavigare l’Africa. Subito dopo avrebbe attraversato l’Oceano Pacifico, per poi passare il Canale di Panama e attraversare l’Atlantico. La Dekker sarebbe stata seguita da un team di supporto, per aiutarla in caso di passaggi difficili come il Canale di Panama. Il sistema di rintracciamento Iridium, installato sulla barca, ha consentito di tracciare il viaggio passo a passo. Maglietta nera, shorts beige, è stata accolta dai genitori e da una folla di circa 400 persone nel porto di Whangarei circa un anno ed un giorno dopo la sua partenza. Nel suo viaggio, a bordo del suo ketch (due alberi) «Guppy», ha percorso 27 mila miglia nautiche. Questa è la storia di Laura Dekker che per destino e per passione ha realizzato il suo sogno in solitaria con la vela, uno sport che appassiona molti di noi. L’odore del mare, l ‘avventura, le onde che ci fanno compagnia, la sfida tra noi e l’infinito. Ma il coraggio di Laura non è da tutti. Le onde che l’hanno cullata appena nata, sono state e saranno per sempre la sua forza, la sua vita.

ANDREINA LA CAVA

III B  SCUOLA MEDIA G. GARIBALDI

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