venerdì, Marzo 29, 2024
Comprensivo Boer Verona-Trento, Messina

La “grafica visionaria” di Escher: un esempio concreto di arte universale!

In occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2017-2018 alcune terze classi della Scuola Media Verona Trento di Messina sono state invitate a visitare, presso il palazzo della Cultura di Catania, una mostra dedicata a Maurits Cornelius Escher, un incisore olandese che è diventato famoso per una particolare forma d’arte che prende il nome di “grafica visionaria”.

Nato in Olanda nel 1898, Escher viaggiò molto   ed in particolare l’Italia divenne fonte d’ispirazione per molte delle sue opere.

Per comprendere davvero tali opere   bisogna ricordare che egli prima ancora di essere un artista, un grafico, un incisore, fu anche un matematico, ed è per questo che, verosimilmente, componenti fondamentali della sua arte sono proprio le simmetrie, i calcoli matematici e la geometria.

Nel visitare la mostra, suscita particolare interesse la sezione dedicata all’ Italia e alla Sicilia poiché l’artista olandese soggiornò molte volte in Sicilia, soprattutto negli anni compresi tra il 1924 e il 1935;  i luoghi  da lui visitati, pertanto, sono stati   spesso  oggetto di  sue raffigurazioni. Tra queste di notevole bellezza raffigurativa nella mostra appaiono le opere come Il tempio di Segesta, il chiostro di Monreale e la cattedrale di Cefalù.

Altre opere piuttosto originali in cui l’artista riesce a fondere insieme scienza e arte sono quelle dedicate alla città di Catania   e nella fattispecie le” Cartoline di Catania” e “La colata di lava dal monte Etna”.

In queste opere cosi come in alcune litografie Escher disegna colonne, archi e prospetti dei Templi greci della Sicilia rappresentando anche i fenomeni naturali che hanno per soggetto proprio l’Etna nella sua maestosità.

La particolarità dell’autore si evidenzia anche in opere come” La mano con Sfera riflettente” in cui è rappresentata una mano che tiene una sfera e nella quale si riflette proprio Escher nel proprio studio. In particolare su questa opera l’autore ebbe a dire che “la sua testa si trova al centro del riflesso e che in qualunque modo essa si muova, sarà sempre al centro…”

Un’ altra opera estremamente interessante che spicca all’interno della mostra è “Il Giorno e la Notte”, nella quale si rimane colpiti da bellissimi uccelli bianchi che volano sui campi, e dove si nota la capacità di Escher di dividere una superficie in parti uguali.

E ancora, molto suggestiva è l’opera” Relatività” che rappresenta un ambiente in cui si muovono e vivono personaggi simili ai pedoni degli scacchi e nella quale straordinariamente una parete diventa un pavimento e le scale raffigurate cambiano verso a seconda del modo in cui vengono vissute.

Da non sottovalutare anche l’opera intitolata” Mani che disegnano” in cui si ammira una mano che disegna su un foglio di carta un’altra mano che, a sua volta, sta facendo uno schizzo della prima mano.

Di grande impatto è di certo anche “Salita e discesa”, opera che rappresenta un complesso di case in cui gli abitanti, camminano in un percorso circolare fatto di scalini.

Infine unica nel suo genere è una delle ultime opere ammirate intitolata “Gallerie di stampe” in cui viene sfruttato l’effetto “Droste “(nello specifico un’immagine in cui è presente l’effetto Droste possiede una piccola immagine di se stessa, localizzata dove dovrebbe trovarsi se si trattasse di un’immagine reale. Questa piccola immagine inoltre contiene a sua volta una versione ancora più ridotta di se stessa, e così via. Tecnicamente non c’è limite al numero di iterazioni, ma in pratica si continua fino a quando la risoluzione permette di distinguere un cambiamento. Il nome  della suddetta tecnica prese spunto dalla marca olandese di cacao Droste, sulla cui scatola era presente l’immagine di un’infermiera che teneva in mano un vassoio con una tazza e una scatola della stessa marca)

A conclusione della nostra visita, noi alunni della 3 M, accompagnati dalla prof. Gordone, che nei primi giorni di scuola aveva ampiamente trattato   l’argomento, abbiamo avuto la possibilità di addentrarci nel mondo dell’arte con entusiasmo e grande coinvolgimento.

Attraverso i dibattiti guidati con la nostra professoressa di lettere prof.  Giusi Pancaldo e attraverso ulteriori ricerche svolte   durante le lezioni ci siamo resi conto dell’immortalità e della bellezza dell’arte. Prova ne è  che     a distanza di numerosi decenni, l’arte di Escher non  viene  dimenticata  come testimoniano  tra l’altro moltissimi spot e fumetti  che prendono spunto proprio dalle sue  geometriche   ma intricate opere. Pertanto possiamo affermare che la “grafica visionaria” di Escher rappresenta indiscutibilmente ancora adesso un esempio concreto di arte universale!!!

Santi Martino 3M

Scuola media Verona Trento Messina

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