venerdì, Aprile 19, 2024
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La mia esperienza al CET di Mogol

Giulio Rapetti (Mogol) è il più grande e importante autore italiano di testi e canzoni. È da tutti conosciuto semplicemente come Mogol ed è ricordato soprattutto per il suo lungo sodalizio con Lucio Battisti, ma il suo contributo alla cultura italiana attraverso la musica pop è stato molto più ampio.

mogol

Il CET (centro europeo toscolano) è un’associazione no-profit fondata nel 1992 da Mogol, con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop provenienti da tutta Italia. Tutto è stato progettato tenendo conto delle esigenze didattiche, professionali e di accoglienza, per far sì che le attività possano armonizzarsi nella formazione di relazioni interpersonali creative e di alto valore umano.

Il CET è stato riconosciuto come Centro di Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2001 per la sua unicità a livello nazionale, ed è Centro di Eccellenza Universitario della Musica Popolare.

Quest’estate ho avuto il piacere di partecipare a uno degli stage organizzati dal tour music fest proprio al CET. Il viaggio è stato lungo con strade impervie al centro dell’Appennino Tosco-Umbro e all’inizio non pensavo di poter vivere un’esperienza così magnifica in un posto così sperduto. Mi sbagliavo. Improvvisamente tra quegli alberi di alto fusto, mentre osservavo dei caprioli che sfuggivano al mio sguardo, ho intravisto una bellissima tenuta immersa nel verde e sentivo musica di Mogol e Battisti da ogni angolo, persino dalle anfore messe intorno a quel meraviglioso giardino. Ero arrivata.

Ho conosciuto persone splendide sia come vocal coach ma anche come nuovi amici, con i quali condividere emozioni e un linguaggio unico che solo la musica sa trasmettere. Eravamo divisi in vari gruppi secondo le fasce di età e ogni gruppo aveva il nome di una band famosa. Io facevo parte degli “One Direction” mentre mia sorella ha fatto parte dei “glee”.

Durante l’ultima serata al CET ci siamo esibiti, nell’auditorium della tenuta, in un pezzo composto da noi durante il “song lab” (laboratorio di composizione) io pianoforte e voce e i miei amici in coro. Il nome del pezzo è “La band dei pirati”.

Alla fine della serata abbiamo lasciato volare delle lanterne con sopra scritto il nome di ogni gruppo e abbiamo cantato fino a sera tardi. Il giorno dopo e ormai ultimo, ero contenta di quella fantastica esperienza, ma triste di dover lasciare quel magnifico posto e i miei amici. Tutti ce ne siamo andati con quel sorriso sul volto e con la promessa di non smettere mai di credere nel nostro sogno. Il bello della musica è proprio finire un’esperienza unica con l’attesa di farne un’altra sempre migliore. Tutto, di quel magico luogo adesso fa parte di me.

Sonia Lo Giudice

Classe III B Scuola media Garibaldi

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