giovedì, Marzo 28, 2024
Scienza

La tavola dell’Universo

Fino al Diciannovesimo secolo, gli elementi chimici, sino ad allora conosciuti, procedevano in ordine sparso e avevano i  nomi più disparati, anche se di molti se ne conoscevano proprietà ed usi.  In un manoscritto del 1600, ad esempio, il mercurio viene citato con ben 35 nomi diversi e rappresentato con venti simboli differenti. Regnava il caos. Nel 1814 il chimico svedese J.J. Berzelius propone un semplice metodo di catalogazione: il sistema è un po’ quello applicato alle targhe automobilistiche, solo che al posto delle Province, ci sono gli Elementi. Così il Magnesio diventa “Mg”; il Cloro “Cl”: nasce la Chimica moderna. Nel 1869 un Chimico russo, Dmitri Ivanovich Mendeleev, ha una brillantissima idea: ordinare tutti gli elementi fino ad allora conosciuti,  in funzione delle masse atomiche crescenti. E si accorge, così facendo, che gli Elementi presentano proprietà che si ripetono periodicamente, ad intervalli regolari. Nascono i primi otto gruppi della Tavola Periodica.

Ogni Elemento occupa un posto ben preciso della Tavola e là dove c’è una casellina vuota, Mendeleev riesce a prevedere quali saranno le caratteristiche dell’ Elemento che prima o poi verrà scoperto e occuperà quel posto. E gli dà dei nomi di fantasia. Così “si inventa” l’ekaboro, che sarà il futuro Scandio; l’Ekalluminio, che sarà il Gallio; e l’Ekasilicio, che sarà il Germanio. Ma la teoria di Mendeleev ha un “baco”. Lui ha ordinato gli Elementi secondo le masse atomiche crescenti, ma il Cobalto e il Nichel non ne vogliono sapere dell’ordine imposto(Nichel prima e Cobalto dopo) e hanno proprietà chimiche che, invece, portano il Cobalto prima del Nichel. Ci vorrà mezzo secolo per risolvere l’anomalia. Moseley, studiando l’emissione di raggi X da parte di Elementi sottoposti a radiazioni ad alta energia, scopre quello che è il segreto della Tavola Periodica: passando da un elemento all’altro, la carica nucleare cresce di una unità( un protone ed un elettrone in più, passando da una casella alla successiva) in un ordine perfetto e, oserei dire, quasi divino. E passando da un Periodo al successivo( le righe orizzontali della Tavola Periodica) il primo elemento di ogni gruppo(le righe verticali della Tavola Periodica)ha la stessa configurazione elettronica esterna dell’Elemento che occupa la casella che sta sotto di lui. Mi spiego: gli Elementi del Primo gruppo hanno tutti un solo elettrone nel guscio più esterno. Gli elementi del secondo gruppo hanno tutti due elettroni nel guscio più esterno e così via. Ora, ad un profano, questo può sembrare irrilevante, quasi irrisorio… Ma l’intero Universo ubbidisce alle regole della Tavola Periodica e ad essa si inchina.

Non esiste Elemento noto o sconosciuto che non troverebbe il suo posto ben preciso nella Tavola. Un alieno, in un altro Universo, dotato di capacità ed ingegno come il nostro, catalogherebbe gli Elementi allo stesso modo e così, l’acqua, che per noi è H2O, per l’alieno avrebbe, certo un altro nome ed altri simboli, ma il rapporto di combinazione sarebbe sempre lo stesso: 2 a 1. Tutto questo ad un ragazzo può sembrare poco interessante; ma per una persona di una certa età, sapere che tutto ha un “Ordine” e un “Perché” mette serenità… E contemplando la Tavola Periodica, ogni volta, come se fosse la prima volta, io mi commuovo perchè mi appare, in tutta la sua sconfinata maestà,  l’Universo.

Graziella Signorino

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