giovedì, Aprile 25, 2024
Comprensivo "D'Arrigo"Venetico

Diritti dell’infanzia: opportunità e pericoli dei media

Radio, televisione, giornali, Internet: la fabbrica dell’informazione non si ferma mai e il nostro modo di comunicare è completamente cambiato, le distanze si sono annullate. Oggi non abbiamo difficoltà a comunicare ma, se mai, a dover utilizzare i troppi strumenti di comunicazione: il telefono squilla in continuazione, la radio imperversa 24 ore su 24, la televisione trasmette di tutto di più, su Internet scovi qualsiasi informazione ma anche una quantità enorme di sciocchezze immesse senza alcun controllo e presentate per vere. E poi c’è il fenomeno degli SMS, vera ossessione quotidiana per milioni di ragazzi…e adulti.

In effetti sono moltissimi i rischi di questa che sembra la “festa della comunicazione globale”. La possibilità di approfondire e riflettere su questo argomento ci è stata offerta dal progetto “Diritti senza frontiere” proposto dall’Ass. PE. 93 – Camera Minorile di Messina, in occasione della giornata celebrativa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sanciti dalla Convenzione ONU del 20 novembre 1989. Il progetto ha previsto degli incontri con un legale tutor che assieme alla docente di lettere ci ha guidato alla riflessione su un “Diritto”. Il nostro è stato l’Articolo 17 della Convenzione.

“Gli Stati riconoscono l’importanza delle informazioni trasmesse dai mass media di tutto il mondo, e devono vigilare affinché tutti i bambini possano sfruttare le informazioni utili alla loro salute e al loro benessere sociale, spirituale e morale”.

Nel Salone delle Bandiere, poi, abbiamo portato le nostre riflessioni e ci siamo confrontati con le altre scuole.

Se ci troviamo a Roma e vogliamo fare una chiacchierata a quattr’occhi con un amico che abita a New York, non dobbiamo far altro che collegarci a Internet e azionare la web-cam o possiamo spedirgli un messaggio tramite la posta elettronica o un SMS dal nostro cellulare. Comunicare, esprimersi, essere informati, quello che un tempo era un privilegio per poche persone ricche e istruite, oggi è alla portata di tutti. La libera circolazione di notizie e la possibilità per tutti di esprimersi sono diventate le caratteristiche distintive delle società democratiche. Da questo punto di vista, la rivoluzione informatica e la globalizzazione dell’informazione hanno aperto strade allo scambio di idee e di esperienze che prima non era neanche immaginabile. Questo vale sia per i mezzi di comunicazione tradizionali (radio, televisione, telefono), sia per quelli nuovi (Internet, posta elettronica, cellulari).

Essere informati sui fatti del mondo e della società in cui viviamo è, comunque, doveroso. Tuttavia, resta il problema molto importante di capire bene le fonti da cui arrivano queste notizie. Fino a che punto sono attendibili i giornali, le televisioni, le stazioni radio e il mondo del Web?

E’ sempre in agguato il rischio di truffe, di pubblicità ingannevole, di notizie manipolate da chi possiede gli strumenti d’informazione, di furto di dati personali, di utilizzo di Internet per avvicinare minorenni a fini di pedofilia. L’elenco potrebbe continuare, la comunicazione insomma presenta un doppio volto. Sta all’attenzione di tutti approfittare di quello buono ed evitare quello cattivo. Il segreto sta nella conoscenza reale dei fatti. La nostra valutazione complessiva dei mass-media e della funzione da essi esercitata sulla società, nonché dei profondi cambiamenti da essa determinati nel costume e nella vita civile, non può che essere positiva. Al di là degli effetti negativi, non possiamo tacere che la comunicazione si è ampliata a livelli inimmaginabili. Né possiamo ignorare, che oggi, si è informati, si conosce e si sa molto di più di prima.

L’importante è guardare la “Luce” come disse Platone nel “mito della caverna” con i nostri occhi perché solo così saremo uomini liberi.

Classe III C, Scuola secondaria di I grado “Giovanni Paolo II”, Fondachello – Istituto Comprensivo “Stefano D’Arrigo” Venetico

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