venerdì, Aprile 19, 2024
Comprensivo "D'Arrigo"Venetico

CURIOSITA’ SUI MASS MEDIA

Lo sapevate che?

In Italia, si leggono poco i giornali, soprattutto, a confronto con gli altri paesi evoluti: il numero di copie e di riviste vendute è lo stesso di 25 anni fa.

La radio, invece, sebbene nasca nel 1920 è ancora uno strumento sorprendentemente giovane, molti, infatti, ascoltano programmi “tagliati” su misura tanto che alcuni “dj” sono diventati vere celebrità. Occorre comunque precisare che come mezzo di comunicazione–informazione, come tutti gli altri, si presta a “manipolare” la mente o almeno le convinzioni di chi la ascolta. Se propone sempre e soltanto canzonette, certo soddisfa la richiesta di tanti, ma, nello stesso tempo, convince gli ascoltatori che ciò che conta è soltanto divertirsi. Non c’è nulla di male, ma non è l’unica attività. L’importante è capirlo.

La televisione è una grande invenzione, una delle principali distrazioni; lo strumento ideale per “bombardare” di spot pubblicitari che non fanno altro che trasformarci in “macchine per gli acquisti”. Inoltre molti spettacoli che mette in onda sono decisamente poco adatti al grado di maturità di alcuni spettatori, specie per quel che riguarda le scene di violenza che possono turbare e lasciare impressioni profonde nella mente. Certo c’è da dire che sono vittime dei condizionamenti della televisione soprattutto coloro che non hanno altra fonte di informazione, perché ciò che dice è l’unica verità possibile. La televisione, infatti, abitua alla passività mentale fornendo analisi e soluzioni già pronte, spinge perciò ad una visione poco critica del mondo soffocando l’immaginazione, la fantasia e scoraggiando la ricerca individuale di nuove esperienze. Ma non deve essere considerato uno strumento nocivo in sé, occorre semplicemente saperla gestire in modo più attento, usarla cioè come mezzo di informazione o di semplice svago, senza restare coinvolti da quello che di volta in volta ci propone.

Internet, poi, supera e di tanto gli altri mezzi di comunicazione. Per molte persone collegarsi e navigare, a volte anche per ore, è diventata un’ossessione una vera e propria mania e i più esposti a rischi del Web sono i bambini e gli adolescenti. E’ stato dimostrato con uno studio americano che Internet è come una specie di coperta di Linus, che quando manca non si sente solo freddo, ma se ne ha nostalgia. Difficile rinunciarvi, perché non solo velocizza e snellisce le mille cose da fare in una giornata, ma ci fa stare nel giro e anzi ci aiuta ad allargarlo. Insomma, è una presenza che entra così tanto nella nostra vita quotidiana e nelle nostre abitudini che abbiamo ormai istaurato un rapporto così profondo che, se non ci fosse, è come se ci mancasse un affetto. E’ strumento di comunicazione rapida e facile da usare, un luogo dove fare acquisti, scambiare informazioni, istaurare amicizie, ma da utilizzare con prudenza. Offre, anche, la possibilità di intrattenere chat, cioè dialoghi diretti tra due utenti attraverso testi scritti. Ma la domanda che nasce spontanea è: Chi c’è dall’altra parte del computer?  Internet è esattamente come il mondo reale fatto di bene e di male, di utile ed inutile, di serio e di assurdo, di bello e di brutto. Occorre dunque vigilare, proprio come quando si percorre a piedi una strada di sera.

Ma internet non è la sola mania dei nostri tempi c’è anche il telefonino cellulare, al primo posto nel cuore degli italiani. Sembra che tutti abbiano costantemente voglia di comunicare, di essere raggiungibili, di mandare squillini e messaggi. Una moda, una mania o la paura di rimanere soli? Quel che è certo è che il cellulare è diventato un‘ossessione. Ma lo sapevate? C’è sempre un oggetto che ha rappresentato e rappresenta gli italiani nel mondo. Nell’immaginario collettivo siamo stati di volta in volta quelli della Lambretta, degli spaghetti, della pizza, della Seicento, delle radioline per sentire la partita, degli occhiali da sole, della video camera, ma non ci sono dubbi l’oggetto del 2000 è il telefono cellulare. In Europa siamo ormai “quelli del telefonino”. L’associazione tra telefono cellulare e cittadino italiano è entrata nella storia del costume.

Nessuno lo tira fuori quanto un italiano, nessuno lo mostra, lo maneggia, lo coccola e lo esibisce come noi. Lo portiamo alla cintura, lo sfoderiamo, lo puntiamo al posto del dito indice e gli stranieri ne rimangono turbati. L’Italia è la nazione con la più alta percentuale di telefonini al mondo: ben più di 90 ogni 100 abitanti.

E gli SMS, che passione! I messaggini sono ormai parte della vita quotidiana. I giovani, poi, hanno elaborato un vero e proprio codice di abbreviazioni e di simboli. L’SMS ha il grande merito di favorire i contatti e i legami tra di essi che spesso sono più sensibili alla paura della solitudine; è un modo per restare in contatto, per creare un mondo “esclusivo” dove gli adulti non possono mettere il naso.

 

Classe III C, Scuola secondaria di I grado “Giovanni Paolo II”, Fondachello – Istituto Comprensivo “Stefano D’Arrigo” Venetico

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