venerdì, Aprile 19, 2024
Sport

TRA SACRIFICI E TRAGUARDI:NICHOLAS ARTUSO SI RACCONTA

Nel mondo dell’atletica, il nome Nicholas Artuso è ormai associato alla vittoria degli ultimi campionati italiani indoor di categoria “Junior” che si sono svolti a febbraio del 2016. In realtà dato che il mio sport, praticato a questi livelli,  non prevede fama internazionale, posso dirvi che Nicholas è un  neo diciottenne come tanti, che potreste incontrare per strada .

Siamo in Italia, il paese del calcio,  in cui almeno due bambini su tre si innamorano di questo  magnifico sport.  Anch’io  facevo parte di coloro che coltivavano questo sogno, che ho inseguito fino al luglio 2015, anno in cui con consapevolezza ho intrapreso una nuova strada, o ancor meglio una nuova pista!

Il 3 agosto 2015 è  dunque per me una data importante, è  il primo giorno del mio allenamento in pista, ma proprio come in ogni matrimonio, prima della cerimonia bisogna innamorarsi davvero!

E questo amore per la velocità  iniziò per gioco: a breve la mia scuola avrebbe partecipato alle gare studentesche di atletica per le quali aveva dato il via alle selezioni tra gli allievi.

Non che mi importasse molto della corsa, a calcio avevo sempre ricoperto il ruolo di portiere, quindi non credevo di avere  tutto questo talento per il mio futuro  sport,  ma… cosa non si fa per saltare un’ interrogazione?

E allora mi decisi a partecipare alle selezioni:   in jeans corsi i 100mt e li vinsi con il tempo di 12″00.

Fu questo il punto di partenza per partecipare, nella squadra della scuola, alle gare provinciali , regionali e infine alle nazionali a  Desenzano Del Garda, dove senza aver mai fatto un reale allenamento riuscii a realizzare il tempo di 11”51.

Durante  questo percorso ho avuto modo di conoscere pian piano il mondo dell’atletica fino ad innamorarmene perdutamente, al punto tale da decidere di abbandonare il calcio subito dopo aver disputato il campionato di serie A di Beach soccer.

E’ stata una scelta definitiva e priva di rimpianti: per me correre è soprattutto divertimento,  ma è anche mettersi alla prova sfidando se stessi giorno per giorno, miglioramento per miglioramento, è fare attenzione alle differenze fisiche e tecniche, ed è qualcosa che solo chi la prova sulla propria pelle può capire.

Ma l’atletica ad alti livelli  ti promette un futuro e ti prospetta in una vita migliore, per la quale sono però  necessari immensi sacrifici, spirito di dedizione e tanta tanta forza di volontà.

Si deve cominciare a vedere lo sport come un impegno,  un lavoro da affrontare con serietà,  perché  non puoi permetterti di sbagliare in un mondo in cui la competizione  è  alla base di tutto.

artuso

Si potrebbe pensare che facendo ormai parte della nazionale italiana puoi rilassarti,  fare la “bella vita”, tra fama, viaggi, amicizie.

In realtà i nel mondo dell’atletica, i ragazzi danno la vita per lo sport: siamo ragazzi che non escono il sabato sera, non vanno a ballare,  che seguono un’alimentazione corretta senza correre il rischio di sbagliare; è vero che sforare ogni tanto non è reato, però bisogna sempre sapersi comportare, tenendo ben presente il traguardo che vogliamo raggiungere.
Di sogni nel cassetto gli atleti in generale ne hanno un bel po’: e io sogno di entrare in un gruppo sportivo,  di partecipare alle Olimpiadi,  di correre ai mondiali ed anche agli europei, sogno un record italiano; sogno il podio agli europei 2017 con la staffetta 4×100 dato che i ragazzi classe 98′ e 99′ sono dei fenomeni: inutile fare il nome di Filippo Tortu, ormai famosa  punta dell’atletica italiana a livello mondiale.

Ma Filippo non è l’unico; a lui possiamo associare Andrea Federici, Diego Pettorossi,  Alessandro Zlatan , Wanderson Emre Polanco, Cristian Bapou, Steve Abe, Mario Marchei, Michele Rancan, Lorenzo Paissan e tanti altri sono i nomi di giovani atleti, orgoglio dell’Italia, ma soprattutto parte di una realtà che amo, dove nascono profonde amicizie, in cui ognuno rappresenta la spinta ad un costante miglioramento,  verso nuovi ed emozionanti successi.

 

 NICHOLAS ARTUSO

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